
Lucca –
Il 30 marzo è l’89º giorno del Calendario Gregoriano (il 90º negli anni bisestili). Mancano 276 giorni alla fine dell’anno.
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Per il Cristianesimo la giornata è dedicata a:
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Santi Antonio Daveluy, Pietro Aumaître, Martino Huin, Giuseppe Chang Chu-gi, Tommaso Son Cha-son e Luca Hwang, martiri
San Clino (o Clinio), abate
San Donnino
martire in Macedonia
San Giovanni Climaco, abate
San Giovanni Gbec’i, eremita
Julio Alvarez Mendoza, presbitero e martire
San Leonardo Murialdo, sacerdote
San Ludovico da Casoria, francescano
Santi Martiri di Costantinopoli
Sant’Osburga di Coventry Badessa
San Pietro Regalado, francescano
San Regolo, vescovo e martire
San Secondo di Asti Martire
San Verono di Lembeek
San Zosimo di Siracusa, vescovo
Beato Amedeo IX di Savoia, Terziario francescano
Beato Damiano, eremita camaldolese e cardinale
Beato Dodone di Haske, premostratense
Beato Gioacchino da Fiore
Beato Gregorio Ascissio, Mercedario
Beato Martino de Salvitierra, Mercedario
Beata Restituta Kafka, Vergine e martire
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Oggi abbiamo scelto di parlare di:
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Leonardo Murialdo (Torino, 26 ottobre 1828 – Torino, 30 marzo 1900) fu un sacerdote italiano, fondatore della Congregazione di San Giuseppe e promotore delle scuole professionali degli “Artigianelli†che tanta importanza ha avuto anche a Lucca, per l’avviamento al lavoro, soprattutto come tipografi, di tanti ragazzi soli, che hanno trovato così una strada nel difficile labirinto della vita!
Nato e cresciuto a Torino, non è un caso che questo Santo abbia avuto una così spiccata sensibilità per il mondo del lavoro.
Infaticabile, partecipò a molti congressi e alcune sue iniziative furono le prime, nel loro genere, in Italia. Promosse un Ufficio di Collocamento cattolico (1876) e inaugurò una Casa-Famiglia per operai (1878). Fondò una Cassa di Mutuo soccorso (1879), un dopolavoro (1878), l’Opera dei Catechismi serali per giovani operai (1880), la Lega del Lavoro (1899). Nel 1892 scrisse al sindaco per denunciare lo sfruttamento dei giovani lavoratori, presentando un progetto di riforma che prevedeva l’obbligo scolastico fino ai quattordici anni, l’abolizione del lavoro notturno, il riposo festivo, la giornata lavorativa di otto ore.
 Gli fu proposta la direzione del Collegio Artigianelli, dove i giovani venivano istruiti e preparati a un mestiere. Sarà il maggiore impegno della sua vita, che porterà avanti per trentaquattro anni a costo di enormi sacrifici. Con alcuni collaboratori, Leonardo Murialdo diede inizio alla Confraternita laicale di San Giuseppe. Lo scopo era di aiutare la gioventù povera e abbandonata, non pensando solo ai bisogni del momento, ma guardando alle necessità future.
Il mondo operaio costituiva per lui, l’emergenza sociale cui provvedere. San Leonardo vi rispose in modo lungimirante, puntando a formare tra gli operai un senso di mutua solidarietà che li rendesse coscienti dei propri diritti. Si impegnò per i disoccupati, per le donne e i ragazzi che lavoravano in fabbrica, organizzando l’Unione degli Operai Cattolici (1871) di cui fu poi assistente ecclesiastico. Nello stesso anno fu tra i promotori delle biblioteche popolari cattoliche. Fondò l’Associazione della Buona Stampa e nel 1876 fu tra gli ideatori del giornale “La Voce dell’Operaioâ€. Viaggiò spesso nel Sud d’Italia per conoscere le realtà assistenziali delle altre città . Quindi diresse il Collegio Artigianelli fondato da Don Cocchi, che si proponeva di accogliere, assistere, educare cristianamente ed . All’inizio i ragazzi andavano ad apprendere un mestiere nelle botteghe artigiane della città (calzolai, fabbri, falegnami…), poi, nel 1856, furono allestiti i primi laboratori interni che poterono espandersi e migliorare quando il collegio ebbe a disposizione la nuova sede di Corso Palestro. Il nome «Artigianelli», voluto da don Cocchi, alludeva appunto alla formazione professionale che l’istituto assicurava ai suoi giovani.

Fonte Verde Azzurro