Il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Pd) commenta positivamente la risposta dell’assessore Luca Barberini, avuta ieri nel corso della seduta Question time su una sua interrogazione. Alla richiesta di conoscere i servizi erogati dalle ASL regionali a sostegno della disabilità sul territorio umbro e in particolare nel distretto Asl 2, per le famiglie con figli affetti da sindrome di iperattività e disattenzione (Adhd), l’assessore Barberini – commenta Leonelli – “ha recepito l’esigenza di monitorare l’utilizzo del Centro regionale di Terni, per capire se in futuro possano servire altre risorse, per venire incontro alle esigenze delle famiglie che nel loro nucleo familiare hanno persone colpite da tale sindromeâ€.
Â
Perugia, 29 marzo 2017 – Il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Partito democratico) torna sulla sua interrogazione di ieri (seduta d’Aula Question time) con la quale ha chiesto all’assessore Luca Barberini di conoscere i servizi erogati dalle ASL regionali a sostegno della disabilità sul territorio umbro e in particolare nel distretto Asl 2, per le famiglie con figli affetti da sindrome di iperattività e disattenzione (Adhd).
Leonelli, nel sottolineare che “circa il 4 per cento dei bambini è colpito da questa sindromeâ€, rimarca che “è prioritario abbattere le liste d’attesa†e commenta positivamente il fatto che “l’assessore Barberini ha recepito l’esigenza di monitorare l’utilizzo del Centro regionale di Terni, per capire se in futuro possano servire altre risorse, per venire incontro alle esigenze delle famiglie che nel loro nucleo familiare hanno persone colpite da tale sindromeâ€.
“Si tratta infatti – spiega – di esigenze significative e le numerose famiglie colpite devono far fronte ad una spesa che supera, in media, 1000 euro al mese. Bene quindi l’impegno espresso dalla Giunta regionale di seguire con attenzione questa problematica, valutando il numero di accessi al Centro regionale (ad oggi finanziato con 25mila euro all’anno), che utilizza strumenti diagnostici specialistici per valutare la presenza dei sintomi nei diversi contesti di vita del bambino, ma che soffre liste d’attesa significative, tenuto conto dei numeri assolutiâ€.
Per Leonelli si tratta di “un servizio importantissimo e necessario, perché non sempre le cure di cui necessitano questi bambini vengono riconosciute dal sistema sanitario nazionale e regionale. Dopo i 14 anni, fortunatamente, l’iperattività – spiega – tende a scomparire, anche se possono permanere fenomeni di disagio anche nell’adulto; per questo – conclude – è fondamentale il supporto di esperti per fronteggiare al meglio sia la diagnosi che le terapie, che possono essere anche molto oneroseâ€. RED/as
Fonte: Regione Umbria