Lucca –
I Longobardi furono una popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell’Elba fino all’Italia. Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l’intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba; durante lo spostamento, avvenuto risalendo il corso del fiume, i Longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio (fine V secolo), poi in Pannonia (V secolo), dove consolidarono le proprie strutture politiche e sociali, si convertirono – solo parzialmente – al cristianesimo ariano e inglobarono elementi etnici di varia origine, germanici per la massima parte.
Entrati a contatto con il mondo bizantino e la politica dell’area mediterranea, nel 568, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio sulla massima parte del territorio italiano continentale e peninsulare. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia.
Il Regno longobardo, che tra il VII e l’inizio dell’VIII secolo era arrivato a rappresentare una potenza di rilievo europeo, cessò di essere un organismo autonomo nel 774, a seguito della sconfitta subita a opera dei Franchi guidati da Carlo Magno.
Penetrati dall’Isonzo, forse in 100.000 o poco più, la resistenza dei Bizantini, fiaccati dalla Guerra Gotica fu debole. La prima città a cadere nelle mani di Alboino fu Cividale del Friuli; poi cedettero, in rapida successione, Aquileia, Vicenza, Verona, Brescia e quasi tutte le altre città dell’Italia nordorientale. Nel settembre 569 aprirono le porte agli invasori Milano e Lucca e nel 572, dopo tre anni di assedio, cadde anche Pavia; Alboino ne fece la capitale del suo regno.
Dopo essere stata conquistata dagli Ostrogoti (493) e poi dai Bizantini (552) dopo strenua ed eroica resistenza e tre mesi di assedio che meravigliarono il capo dei nemici, Narsete, verso il 569, i Longobardi giunsero a Lucca. In quell’epoca (566-588) era vescovo di Lucca San Frediano che nel 575 fece aprire una nuova via al fiume Serchio attraverso la gola di Ripafratta, eliminando in parte i gravi problemi che dalla fondazione il Fiume causava alla Città . Ebbero inizio saccheggi e devastazioni, ma progressivamente si ebbe un avvicinamento tra i nuovi conquistatori e la popolazione autoctona, grazie alla profonda religiosità mostrata dai Longobardi e dalla concessione di una condizione giuridica ai lucchesi nella nuova organizzazione politica decretata dai re longobardi Autari e Agilulfo.
Venne così fondato il Ducato di Tuscia, con capitale Lucca, archetipo della moderna Toscana, comprendente anche Firenze (all’epoca una città molto piccola e senza vie di comunicazione).
Successivamente Autari riorganizzò la Toscana costituendo tre ducati: il Ducato di Lucca, il Ducato di Firenze e il Ducato di Pisa. Quello di Lucca divenne sede abituale del re e importante nodo viario con la costruzione della via Francigena.
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Fonte Verde Azzurro