Gualmini: “Impegnati a promuovere una cultura rispettosa delle diversità . Occorre farlo in tutte le forme, anche con le paroleâ€
“Media education, comunicazione interculturale e Hate speechâ€. Questo il titolo del manuale realizzato dalla Regione Emilia-Romagna per contrastare il rischio di diffusione, soprattutto tra i giovani e nella Rete, del linguaggio dell’odio e della xenofobia.
Uno strumento operativo, consultabile e scaricabile dal portale Sociale della Regione, destinato principalmente ad educatori e insegnanti, che in questo volume possono trovare idee, suggerimenti ed esempi concreti per affrontare il tema, in classe e non solo. Scopo della pubblicazione, realizzata con il Centro culturale Zaffiria e Cospe Onlus, è dunque spiegare ai ragazzi il fenomeno conosciuto con il termine inglese di “hate speechâ€: false notizie e pregiudizi orientati a istigare l’odio, spesso di natura razziale, ma anche la pratica del disprezzo e della malevolenza online nei confronti di una persona o di un gruppo.
“Anche le parole, il dialogo e la comunicazione devono essere adeguate e all’altezza delle sfide che ci poniamo- sottolinea la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Di fronte all’intolleranza e al razzismo che purtroppo continuano a connotare anche la nostra regione, è fondamentale lavorare su strumenti di buona e corretta comunicazione. Opporsi a chi istiga all’odio e alla violenza e usare un linguaggio, soprattutto sul web, che promuova invece l’integrazione e lo scambio multiculturale- aggiunge la vicepresidente- è il minimo che debba fare chi occupa ruoli di governo. La Regione da sempre è attenta alla promozione di una cultura di pace, di civile convivenza e di rispetto delle diversità . Occorre farlo- conclude Gualmini-  in tutte le forme, anche tramite un linguaggio appropriato e intelligenteâ€. Â
Il manuale contiene sei unità didattiche sperimentali, elaborate durante un corso di formazione sull’educazione all’uso dei media realizzato a Bellaria-Igea Marina (Rm) con docenti, animatori interculturali, mediatori culturali e operatori dei Centri giovanili dell’Emilia-Romagna; un progetto che ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti di terza media degli Istituti comprensivi di Bellaria e Igea Marina. Vengono proposte raccomandazioni ed esercizi pratici per sviluppare il senso critico e la capacità di analisi dei messaggi, l’uso consapevole dei linguaggi mediali e, soprattutto, il rispetto della diversità , la promozione della tolleranza e dei diritti umani.
Un impegno che la Regione porta avanti anche attraverso il Protocollo triennale d’intesa “Ad altra voceâ€, firmato nel 2014 da una trentina di Organizzazioni operanti nel settore dei media e della comunicazione interculturale con l’obiettivo di promuovere l’educazione all’uso consapevole dei mezzi di comunicazione nelle scuole, una corretta conoscenza del fenomeno migratorio e il dialogo tra la popolazione immigrata e autoctona del territorio. Un tema, quello del contrasto a tutte le forme di espressione che diffondono, fomentano o giustificano la discriminazione e l’ostilità razziale, a cui è inoltre dedicato uno specifico capitolo della legge regionale del 2004 sull’integrazione sociale dei cittadini stranieri.
Fonte: Regione Emilia Romagna