(Acs) Perugia, 4 aprile 2017 – Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa è stata discussa l’interrogazione a risposta immediata del consigliere Andrea Smacchi (Pd) relativa alle “azioni che la Giunta intende intraprendere per dare attuazione in tempi rapidi ai progetti lavorativi collegati alle 8mila adesioni pervenute in poche settimane e al fine di trovare nuove risorse per garantire opportunità di inserimento lavorativo anche a chi non ha potuto aderire prima del 15 febbraio al pacchetto-giovani e al pacchetto-adulti previsto nel programma Politiche del lavoro 2016-2017 della Regione Umbriaâ€.
Smacchi ha sottolineato che “il piano del lavoro messo in campo dalla Regione Umbria per il 2016-2017 è un piano importante a cui sono stati destinati 70milioni di euro: 24milioni dedicati ai giovani sotto i 29 anni, 16milioni per il pacchetto adulti. Il piano del lavoro 2016-2017 si completa con il pacchetto smart che prevede 13milioni di euro per tirocini di ricerca anche all’estero, e il pacchetto imprese con 13milioni di euro, per programmi di sviluppo aziendali finalizzati all’assunzione tra cui il progetto Cresco. Ora la Regione in attesa delle risorse comunitarie ha riaperto i bandi e quindi i termini, ma dopo alcuni mesi sono state richiuse le possibilità di iscrizione e di adesione perché nel frattempo erano giunte circa 8mila adesioni. In pochi mesi sono stati impegnati 40milioni di euro, a fronte di circa 22mila iscrizioni al Garanzia Giovani e di circa 4mila al Pacchetto Adulti. Serve una fotografia per le risorse che potranno essere rimesse in questi programmi per il futuro, ma anche un punto sul grande lavoro dei centri per l’impiego. Il problema c’è, perché su 150 persone, 46 sono precarie ed è chiaro che non si può dare certezza di lavoro ai nostri giovani o ai nostri adulti, quando ci sono delle persone a cui noi li affidiamo che anche loro hanno la precarietà e l’incertezza del lavoroâ€.
L’assessore Fabio Paparelli nella risposta ha spiegato che “Garanzia Giovani in Umbria ha riscosso un elevato interesse da parte dei giovani. Per questo abbiamo dovuto interrompere il flusso da fuori regione per dedicarci ai nostra giovani. Al Garanzia giovani hanno aderito 20.336 giovani, 16.442 sono stati presi in carico, 14.292 hanno ricevuto una proposta e di questi 1.152 hanno avuto contratti a tempo indeterminato, 4600 contratti a tempo determinato, 1.756 di apprendistato, 2mila tirocini e 300 giovani sono stati coinvolti nel servizio civile. Per questa grande adesione abbiamo deciso di cofinanziare il programma con 7milioni di euro. Il 16 aprile 2016 abbiamo sospeso la possibilità di inviare le domande per esaurimento delle risorse stanziate per i tirocini. Il 30 maggio abbiamo deciso di interrompere la possibilità di stipulare patti di servizio per l’assegnazione di queste misure. Dando continuità al programma nazionale Garanzia Giovani, abbiamo previsto una sorta di garanzia giovani Umbria in attesa che la misura del Governo si rimettesse in moto, stanziando 24milioni. Con la registrazione al portale c’è stata un’adesione di 4.512 giovani, 2.568 presi in carico dai centri per l’impiego, di cui 2mila circa a Perugia e 500 a Terni. Questo per il numero esiguo di addetti in provincia di Terni. Per questo ieri abbiamo approvato una delibera di rafforzamento. Ad oggi abbiamo assegnato circa 2mila misure, 800 per il diritto dovere, 382 voucher formativi. Abbiamo interrotto il flusso perché prima dobbiamo finire di servire quelli che abbiamo e il numero dei dipendenti dei centri per l’impiego non ci consentono di prendere in carico ulteriori persone perché non riusciamo a dare la risposta nei tempi che noi vorremmo. Non appena avremo smaltito la gran parte, riapriremo la misura. Lo stesso vale per il Pacchetto Adulti, con 2.300 prese in carico. Ricordo poi i progetti Cresco con 456 assunzioni già previsteâ€.
Nella sua  replica Smacchi ha detto che “siamo sulla strada giusta, ora bisogna assestare bene la macchina. Bisogna sapere bene che tipo di contratti sono. Nel pacchetto Adulti ci sono molti disabili: questo significa che su questo fronte dobbiamo fare uno sforzo ulteriore per la finalizzazione dei colloquiâ€. DMB/
Fonte: Regione Umbria