FIRENZE – Il gettito della contribuenza dovrà essere impiegato nella manutenzione dei corsi d’acqua, limitando al massimo le spese per nuove assunzioni di personale non operaio, acquisizione di immobili o vetture. Sono chiari gli ultimi indirizzi della Regione, contenuti nella delibera appena approvata dalla giunta, che mira ad applicare anche ai Consorzi di Bonifica i principi di razionalizzazione della spesa in vigore per le pubbliche amministrazioni.
Adesso che la riforma dei Consorzi è a pieno regime, che sono stati approvati i piani delle attività e che, con il 2017, è stato esteso a tutto il territorio toscano il tributo di bonifica, si lavora insieme per ottimizzare le economie degli interventi. Anche per questo i Consorzi dovranno inviare entro 60 giorni dall’approvazione della delibera, un dettagliato resoconto delle spese sostenute, soprattutto di quelle cosiddette “politiche”, o comunque accessorie, destinate alla comunicazione, alle consulenze e alla rappresentanza, per rendere evidente alla Regione e a tutti i consorziati come vengono spese le risorse frutto del tributo di bonifica ed eventualmente attuare le giuste iniziative per eliminare eventuali sprechi residuali.
“Abbiamo attuato questa misura in sinergia con Anbi – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni – perché abbiamo intenzione di dimostrare con i fatti che il processo avviato nel 2012 è un percorso virtuoso di razionalizzazione, che ha aumentato, e continuerà a farlo, l’attenzione sui nostri fiumi. Come ogni amministrazione trasparente, anche i Consorzi praticheranno un’opera di contenimento e monitoraggio delle spese, soprattutto quelle non direttamente connesse ai lavori”.
“I Consorzi toscani – commenta Marco Bottino, presidente di Anbi Toscana – nell’ambito dell’applicazione della legge 79/12 hanno intrapreso irreversibilmente la strada della trasparenza amministrativa, dell’ottimizzazione delle risorse e della razionalizzazione dei propri organici, privilegiando di fatto l’impiego di personale altamente operativo che garantisca sia un miglior funzionamento dell’ente, che un aumento della progettazione e della manutenzione in house. Accogliamo questa delibera come ulteriore stimolo positivo a fare ulteriori passi in avanti nella direzione indicata dalla legge di riforma, che sta dando ottimi frutti nella prevenzione del dissesto idrogeologico della nostra regione”. Â
Fonte: Regione Toscana