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[REGIONE UMBRIA] OMOFOBIA: “UNA LEGGE ATTESA, NECESSARIA. UNA LEGGE DI CIVILTÀ” – NOTA DI SMACCHI (PD) SULL'APPROVAZIONE D…

 

(Acs) Perugia, 5 aprile 2017 – “Una legge attesa, necessaria, una legge di civiltà”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Partito democratico) rispetto all’approvazione di ieri, da parte dell’Aula di Palazzo Cesaroni, della legge contro l’omofobia.

“I casi di omofobia e di transfobia, l’intolleranza, l’odio, la discriminazione nei confronti delle persone omosessuali e transessuali – scrive Smacchi – sono all’ordine del giorno nel nostro Paese e questa legge è netta nel ribadire che l’odio e le discriminazioni non devono avere cittadinanza in Umbria come pure nel nostro in Italia. La legge, nella sua formulazione finale, è la conseguenza di un lavoro di ascolto e di sintesi durato mesi e rappresenta al meglio un momento di crescita culturale per la nostra regione”.

“Gli emendamenti da me presentati, insieme ai colleghi Chiacchieroni e Leonelli – spiega Smacchi – hanno avuto il chiaro intento di riequilibrare diritti e libertà paritariamente tutelate dalla Costituzione. La legge, accanto ad una condanna ferma ad ogni forma di violenza o discriminazione, così come emendata, richiama con forza princìpi costituzionali come la libertà di pensiero e di manifestare liberamente la propria opinione, rimarca il ruolo dei genitori nella educazione dei propri figli, limita l’attività di formazione nelle scuole ai soli professori con esclusione degli studenti, garantendo la rappresentanza delle famiglie nell’Osservatorio contro violenze o discriminazioni”.

Secondo Andrea Smacchi, “grazie a queste modifiche, proposte ed accolte, la legge è diventata di tutti e non di una sola parte, non dunque una legge ideologica, ma la risposta matura di una Assemblea legislativa rappresentativa dell’intera regione. Oggi – conclude – nessuno e nessuna associazione potrà piantare la propria bandierina su un testo che grazie al senso di responsabilità e di governo della maggioranza è diventato il testo di tutta la comunità umbra”. RED/as

Fonte: Regione Umbria