Finalmente dopo due anni, numerose interrogazioni presentate da Arezzo in Comune, iniziative pubbliche e campagne di stampa, l’amministrazione annuncia l’inizio del cantiere della pista ciclabile al Pionta e pare aver compreso che era e dovrà essere suo compito coordinare le iniziative di riqualificazione di questa importante area della città .
La pista ciclabile è uno degli interventi progettati e finanziati grazie all’accordo di programma sottoscritto tra la precedente amministrazione di centrosinistra, la Asl e l’Università . La pista ciclabile che dalla stazione porta all’università e quindi alla zona ospedaliera si classificò prima in un bando della Regione Toscana ottenendo un cospicuo finanziamento di 292.000 euro, proprio perché andava a collegare importanti centri pubblici e a riconnettere la rete ciclabile già esistente. Già : dal Piuss a questo progetto, il centrosinistra aveva il “vizio†di vincere i bandi e non di classificarsi dopo il trentesimo posto.
Se da un parte non stupisce più il ritardo con cui la giunta Ghinelli fa partire le opere che ha trovato pronte da appaltare dalla giunta precedente, non finisce soprattutto di stupire la mancanza di memoria e la scorrettezza istituzionale. Non ci aspettavamo da parte degli attuali amministratori un’autocritica sull’inerzia di questi ventiquattro mesi, un lungo letargo dal quale ogni tanto sembrano svegliarsi all’improvviso, ma almeno la presenza di Asl e università , visto che compartecipano alle opere, alla presentazione delle stesse e una parola su quanto ereditato, sul significativo apporto della Regione, che ha contribuito per il 60% al finanziamento, oppure sul fatto che la Asl mette a disposizione gratuitamente le aree dove passerà il tracciato della pista.
Arezzo in Comune sostiene che solo con la forte collaborazione tra gli enti coinvolti, con una regia costante e continua del Comune, con la partecipazione attiva dei cittadini che hanno fatto tante proposte, si può rilanciare e rivitalizzare l’area del Pionta, fermare il degrado, sostenere le attività formative già esistenti, riqualificare spazi ed edifici ancora degradati destinandoli a nuove attività che coinvolgano in modo attivo la cittadinanza.
Fonte: Comune di Arezzo