Verrà convocata per la prima metà di maggio la Conferenza dei servizi per il progetto di restauro e riqualificazione dell’ex ospedale Sant’Agostino a Modena nell’ambito del nuovo Polo della Cultura che comprende anche Palazzo dei Musei e l’ex ospedale Estense, con una progettazione integrata dagli interventi finanziati con il progetto “Ducato Estense†del ministero dei Beni culturali. L’avvio della Conferenza dei servizi, la cui prima fase si concluderà nel giro di alcuni mesi portando all’approvazione in Consiglio comunale dell’Accordo di Programma in variante alla pianificazione urbanistica che consentirà l’inizio dei lavori, è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli, la direttrice delle Gallerie Estensi Martina Bagnoli, il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Angelo O. Andrisano.
La conferenza stampa si è svolta in occasione della commissione consiliare convocata per illustrare gli indirizzi strategici del progetto culturale sviluppati dopo il percorso avviato lo scorso anno dal Consiglio comunale, con audizioni e sopralluoghi nei diversi istituti culturali, e conclusosi in dicembre con l’approvazione, a larga maggioranza e senza voti contrari, di un ordine del giorno che, tra le altre cose, dava mandato al sindaco e alla giunta di concordare con il ministero dei Beni culturali e la Fondazione Cassa di risparmio le soluzioni tecniche, progettuali e finanziarie per la realizzazione dell’intervento.
Illustrando il documento sugli indirizzi strategici, in conferenza stampa è stato sottolineato come all’origine del progetto ci sia la scelta di realizzare un Polo culturale di livello internazionale e multidisciplinare che contribuisca ad aumentare l’attrattività culturale del territorio, anche all’insegna dell’innovazione tecnologica in un dialogo che si preannuncia quotidiano tra cultura umanistica e cultura scientifica. Il nuovo Polo verrà realizzato recuperando e restaurando importanti edifici del Settecento per consentire l’ampliamento e lo sviluppo degli istituti culturali.
Accanto agli istituti storici e al nuovo Polo per l’immagine contemporanea (dove confluiscono Galleria civica, Fondazione Fotografia e Museo della Figurina, lasciando spazio allo sviluppo della biblioteca Delfini nella sede di Canalgrande), nasceranno anche laboratori di formazione innovativa dedicati a bambini e giovani, oltre al progetto di Digital Humanities incentrato sul patrimonio della Biblioteca Estense, da sviluppare in collaborazione con Unimore che, nell’edificio del Sant’Agostino, gestirà una serie di funzioni formative e museali, a partire dal Museo e Teatro Anatomico (in disuso da oltre 30 anni), fino al Museo della strumentazione scientifica.
Il nuovo layout progettuale, in una visione unitaria dei tre edifici e con la conferma del progetto architettonico di intervento sul Sant’Agostino firmato da Gae Aulenti, tiene conto in particolare delle potenzialità offerte dall’integrazione degli spazi dell’ex ospedale Estense dove si prevede di realizzare la principale sala per esposizioni temporanee, oltre a prevedere un nuovo spazio per l’accoglienza tutti gli istituti, un auditorium, altre sale espositive e gli ampliamenti di tutti gli istituti culturali.
Uno dei principali punti di snodo del layout è stato l’inserimento della Biblioteca Estense quale elemento integrante e costitutivo del museo nazionale Galleria Estense, completandone il percorso espositivo e storico. E anche la Biblioteca Poletti rimane, ampliandosi, nell’attuale collocazione. Nel Sant’Agostino, oltre al Polo dell’immagine e ai laboratori, si prevede la realizzazione di sale di lettura per gli studenti a scaffali aperti per una parte delle collezioni della biblioteca universitaria, ma senza più la necessità di costruire le torri librarie.
I costi della prima fase sono indicati in 59 milioni per gli interventi di riqualificazione e restauro (41 milioni per il Sant’Agostino, 4 milioni per Biblioteca Estense e Poletti nel Palazzo dei Musei, 14 milioni per l’ex ospedale Estense), con un quadro economico complessivo di 79 milioni: 17 da risorse del ministero, appaltabili già nei prossimi mesi, 62 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. La prima fase consente di completare l’intervento sul Sant’Agostino e realizzare tutto il piano terra di Palazzo dei Musei ed ex ospedale Estense.
Il valore totale dell’intervento, che verrà realizzato per gradi, è di circa 110 milioni e per la fase successiva si punterà anche a finanziamenti nell’ambito dei fondi europei.