«Il G7 a Lucca? Una sfida vinta. Il capoluogo, sotto l’occhio dei riflettori internazionali di tutto il mondo, ha dimostrato di essere una grande città che guarda al futuro con maturità e consapevolezza. Lucca ha raccolto la sfida – perché di questo si trattava – ed ha svolto il suo arduo compito egregiamente, organizzandosi e preparandosi al meglio per l’evento, e tollerando gli evidenti disagi che l’allestimento di un evento di tale portata internazionale inevitabilmente implica, anche sotto il profilo della sicurezza. Quindi, a parer mio, una sfida vinta senza indecisioni. E tutto ciò non era scontato, anche se eravamo tutti fiduciosi. Lo stesso ministro degli esteri Alfano ha parlato di per la città di Lucca e il suo territorio, ringraziando gli amministratori locali e le forze dell’ordine impegnate per garantire la sicurezza di questo importante internazionale. Le testate giornalistiche di tutto il mondo hanno coperto il G7 di Lucca offrendoci una ribalta mediatica internazionale che solo certi eventi sanno regalare e i cui effetti sul ritorno turistico potranno essere misurati solo in seguito. Tutte le principali testate, le agenzie giornalistiche italiane e moltissime straniere (dal Washington Post al Times da El Mundo alla Reuters, dalle tv giapponesi alla tv americana Cnbc, dal Daily News fino agli altri media del 7 Paesi coinvolti, per citarne alcuni) hanno parlato dell’evento e di Lucca. Leggo sulla stampa locale, inoltre, che anche alcuni protagonisti del G7 si sono fermati in città per veloci visite private e molti giornalisti, tra i circa 200 accreditati, sono rimasti affascinati ed incantati dalle nostre bellezze, assicurando di voler ritornare come visitatori, ma anche per ulteriori servizi giornalistici. E perché non considerare positivo tutto ciò, soprattutto in quest’epoca dove la comunicazione ha un peso maggiore che in passato? Tutto questo dimostra come Lucca – confermando di fronte al mondo intero quella vocazione di accoglienza, di incontro e di pacifica convivenza che contraddistingue la città e la sua provincia fin dai tempi antichi – sia una comunità aperta e ospitale, in grado di costruire ponti con le altre città d’Europa e del Mondo. Da presidente della Provincia non posso che essere orgoglioso del fatto che sia stato scelto Palazzo Ducale, sede di Provincia e Prefettura, come principale dei lavori del summit internazionale. Questo, attraverso l’erogazione di stanziamenti straordinari, anche della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ringrazio, ci ha dato modo di rifare il al Palazzo con interventi di sistemazione, recupero conservativo e che hanno veramente rappresentato una corsa contro il tempo. E i risultati – grazie all’abnegazione di molti dipendenti, imprese e tecnici – ci ripagano ampiamente, riconsegnandoci un Palazzo Ducale, senza ombra di dubbio, più bello e prestigioso di un mese fa, tanto che stiamo pensando, oltre a rimodularne la funzionalità e l’accessibilità , a valorizzarlo ulteriormente con delle visite guidate gratuite che organizzeremo nelle prossime settimane. Il test effettuato, e superato a pieni voti nel corso del G7, ha avvalorato questa ipotesi sorta nel corso dei lavori delle scorse settimane. Amare Lucca significa anche farle affrontare certe sfide, cogliere le opportunità che si presentano, per aiutarla a crescere e lasciare che diventi migliore e più bella di noi. E’ quello che stiamo facendo ed è quanto si merita. E’ inutile avere un gioiello prezioso e custodirlo gelosamente. Perché amare vuol dire avere la forza di mostrare e far brillare i nostri gioielli».