Mercoledì, 19 Aprile 2017
Genova. “L’etichettatura per la tracciabilità del latte e dei prodotti lattiero-caseari è una vittoria della Regione Liguria e di tutti i nostri produttori: da oggi i nostri allevatori hanno una tutela in più per il legittimo riconoscimento delle proprie produzioni e i consumatori una garanzia in più di sapere, con maggiore precisione, da dove viene il latte che portano sulla propria tavolaâ€. Così interviene l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai in merito all’obbligo dell’indicazione in etichetta del paese di mungitura, di confezionamento e di trasformazione del latte, che scatta oggi. “In occasione di Vinitaly, ad aprile 2016 – dice l’assessore Mai – ho presentato un documento, accolto favorevolmente da tutte le Regioni, per chiedere al ministero delle Politiche agricole di rendere obbligatoria la tracciabilità delle materie prime utilizzate nei prodotti lattiero-caseari. Da oggi quindi troveremo sull’etichetta di latte, yogurt, formaggi e burro l’indicazione di provenienza del latte. Come dimostra anche l’impegno che abbiamo messo in questi mesi per il rilancio del comparto lattiero-caseario ligure, a partire dall’individuazione di una soluzione concreta alla crisi della Cooperativa delle Valli Genovesi, la Regione Liguria è in prima linea nella difesa e nella valorizzazione dell’intera filiera lattiero-caseariaâ€. Ora la mia l’azione politico-amministrativa si concentra sulla ristrutturazione del sistema zootecnico, partendo dall’Associazione Regionale Allevatori della Liguria, con l’obiettivo di non disperdere le risorse umane e le professionalità acquisite, ottimizzare i servizi e ridurre i costi, e, considerati i tagli ai trasferimenti da parte del governo centrale, è più che mai necessario”.
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Fonte: Regione Liguria