L’edificabilità dell’area dell’ex cinema Ariston a Modena, oltre 7 mila metri quadrati di verde in via Guarini, tra via della Pace e via Venturi, verrà valutata nell’ambito del percorso di definizione del nuovo Piano urbanistico dopo aver svolto gli approfondimenti sulla qualità ambientale della città e stabilita l’introduzione dei nuovi paradigmi urbanistici. Lo ha spiegato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli rispondendo in Consiglio comunale oggi, giovedì 20 aprile, all’interrogazione di Alfonso Morandi (Forza Italia) il quale, descrivendo l’area dell’ex cinema estivo come “squalificata e degradata†(mentre in precedenza “era considerata una parte della città residenziale di qualità e di pregioâ€), chiedeva se non fosse “arrivato il momento di sciogliere i lacci del Psc e del Rue che impediscono il recupero economico dell’area a vantaggio non solo della proprietà , ma anche e soprattutto dei residenti che auspicano di vedere la loro zona più bella e vivibileâ€.
In particolare, Morandi chiedeva di sollecitare “una proposta condivisa con la proprietà che consenta il recupero funzionale dell’area e la sua rinascita mediante la progettazione del comparto, destinandone una parte a verde e una parte alla costruzione di abitazioni e serviziâ€.
L’assessora Vandelli ha ricordato che l’area dell’ex Ariston, una sorta di “piccolo parco urbano†che si è sviluppato spontaneamente nel corso degli anni, venne inserita nel 2000 in un Piano particolareggiato di iniziativa pubblica, oggi scaduto, denominato “Desideri nel verde†che aveva l’obiettivo di realizzare aree verdi di quartiere inserite nel quadrante di città , considerato carente da questo punto di vista, compreso tra le vie Buon Pastore, Sigonio, Giardini e Amendola. Lo strumento prevedeva la cessione al Comune delle aree di proprietà privata in cambio di benefici urbanistici da definire in accordo con i privati. “Pochi proprietari hanno sottoscritto l’accordo con il Comune – ha aggiunto Vandelli – e anche per l’area in esame non è stata trovata una soluzione condivisa. La questione ora verrà affrontata nel percorso del nuovo Piano urbanisticoâ€.
In particolare, ha spiegato l’assessora, si terrà conto dei principi della nuova legge regionale che “tiene ferme le dotazioni in essere, salvo l’utilizzo delle aree a standard per nuove dotazioni utili per concorrere a funzioni ambientaliâ€. I temi di sfondo sono quelli dei cambiamenti climatici, della resilienza, delle isole di calore, della qualità dell’aria, del clima acustico e della qualità urbana. “L’obiettivo – ha commentato Vandelli – è avere una città sana in cui si vive bene tutti e a lungo. In questa prospettiva è importante la qualità ambientale data da un sistema di verde quanto più possibile costituito da elementi tra loro connessiâ€.
In sede di replica il consigliere Morandi, parlando di “degrado e incapacità di risolvere i problemiâ€, si è detto “profondamente amareggiato e deluso dalla risposta, perché la questione – ha sottolineato – meritava una risposta concreta e operativa, non filosofica. Non si può tener fermo tutto per 17 anni, inoltre la zona, servita dal Bonvi Park, non è certo carente di verdeâ€.