FIRENZE – Sempre più a portata di smartphone e con le opportunità offerte dall’industria 4.0, il lavoro cambia. Si fa ubiquo ma anche più pervasivo, per il fatto di essere sempre (o quasi) connessi. Le trasformazioni tecnologiche possono alleggerirlo, ma anche avere effetti negativi (nell’immediato) sull’occupazione e quindi sulla sostenibilità sociale.
Così sul lavoro che cambia e cambierà ancora, per la sempre più diffusa automazione e digitalizzazione, il governo lancia un “percorso di costruzione” di una riflessione condivisa: primo passo la nascita di un portale e forum online per raccogliere i contributi di istituzioni e parti sociali. Ne hanno parlato stamani a Roma il ministro Giuliano Poletti e l’assessore toscano alla formazione e al lavoro Cristina Grieco, presidente della commissione che di questo si occupa all’interno della Conferenza delle Regioni. I lavori prevedono a fine maggio un primo evento pubblico e la presentazione di un primo rapporto al G20 in Germania e al G7 di Torino a settembre.
Innovarsi è essenziale e salutare: aumenta la produttività , schiude nuovi orizzonti di mercato e in prospettiva dunque è in grado potenzialmente di far crescere l’occupazione. La tecnologia non va demonizzata. Ma nell’immediato può creare vincitori e vinti, rischiando di svilire le condizioni di vita dei lavoratori. Per questo è importante vigilare. Da un lato il piano nazionale sull’industria 4.0 e dall’altro l’agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.
Il tema è caldo: al rapporto tra scienza, tecnologia e lavoro sarà dedicato anche il prossimo G7. A guidare la discussione saranno i quattro temi indicati dall’Ilo, l’organizzazione mondiale per il lavoro creata nel 1919, ovvero lavoro e società , organizzazione e produzione, un lavoro dignitoso per tutti, governarce e, in aggiunta, giovani e lavoro.Â
“Siamo contenti che le Regioni siano stati coinvolte dal Ministero in questo progetto – commenta l’assessore Grieco, presidente della nona commissione della Conferenza delle Regioni – e parteciperemo attivamente alla realizzazione di questa piattaforma, parte di un percorso volto alla costruzione di una visione futura del lavoro”.
“Ovviamente – aggiunge – le Regioni hanno ben presente il legame che esiste tra la formazione professionale ed i servizi del lavoro. In Toscana ad esempio stiamo organizzando, per la fine di maggio, un evento specifico proprio volto ad un approfondimento del nostro modello regionale di servizi per il lavoro. Stiamo inoltre cercando di coniugare la formazione con l’industria 4.0”.Â
“Lo spazio che si sta creando a livello nazionale – conclude – sarà sicuramente uno strumento utile per dare omogeneità alle varie iniziative all’interno del quadro del “sistema paese”. Come Regione Toscana daremo sicuramente un contributo importante, ma utilizzeremo le risultanze della piattaforma anche per indirizzare e reindirizzare al meglio le nostre scelte e politiche”.
Fonte: Regione Toscana