Bonaccini “Grazie al presidente della Repubblica per aver voluto essere oggi qui con noi in questa giornata straordinaria. La nostra gratitudine ai tanti martiri “
Nel pomeriggio l’omaggio al Campo di Fossoli, il più importante Campo di deportazione razziale e politica italiano
Inizia da Carpi (Mo), nel giorno del 72^ anniversario della Liberazione, la tappa modenese del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per celebrare il 25 aprile. Ad accogliere a Carpi il capo dello Stato, in una cerimonia di grande rilievo simbolico, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, insieme all’assessore regionale Palma Costi, al Sindaco di Carpi Alberto Bellelli e agli amministratori locali.
“Tra la storia dei padri e il futuro dei figli†è il titolo – emblematico – che è stato dato alla celebrazione, nella cornice di una terra che ebbe un ruolo di primo piano nella lotta di liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista. È la seconda volta in pochi mesi che il presidente della Repubblica visita l’Emilia-Romagna. Mattarella infatti a gennaio, era presente a Reggio Emilia, per le cerimonie della Giornata nazionale della Bandiera e del 220esimo anniversario della nascita del Tricolore. Anche in quella occasione, il presidente Mattarella aveva fatto riferimento al “valore dell’unità nazionale che non va vissuto con uno sguardo al passato, ma deve essere “considerato con lo sguardo al futuro”.
Il primo appuntamento della giornata a Carpi è stato alla Lapide dei caduti, con la deposizione di una corona d’alloro.
Nel pomeriggio Mattarella e Bonaccini si sposteranno a Fossoli, il luogo di concentramento più importante ed esteso d’Italia. La visita al campo avrà inizio circa alle ore 16. Per valorizzare e conservare l’ex campo di concentramento di Fossoli la Regione Emilia-Romagna, grazie a un accordo siglato nel 2016 con la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Comune di Carpi, ha stanziato 1 milione di euro (500 mila finanziati dalla Presidenza del Consiglio e altri 500 mila dalla Regione) che hanno consentito di realizzare, oltre al recupero delle parti originarie del campo (le baracche, la recinzione, le zone di passaggio e di transito), un museo multimediale, un luogo di studio, un laboratorio didattico e uno spazio espositivo.
Il Campo Fossoli, insieme al Museo-Monumento di Carpi, è tappa dei Viaggi della Memoria che partendo da qui arrivano fino ad Auschwitz o viceversa, ripercorrendo il dramma della deportazione fino allo sterminio pianificato ed organizzato. Mediamente si registrano, solo nel Campo, circa 30.000 visitatori all’anno, costituiti prevalentemente da gruppi di scuole accompagnati e, in misura inferiore, da singoli visitatori.
Fonte: Regione Emilia Romagna