Atto di indirizzo di Giovanni Bonacci volto a promuovere un regolamento per la salvaguardia delle caratteristiche, dell’immagine e del decoro del centro storico di Arezzo, “uno dei più ampi e meglio conservati a livello nazionale, specie per la particolarità dell’impianto medievale oltre che per la presenza di edifici, luoghi e vestigia di interesse storico e culturale di varie epoche. Sono numerosi i Comuni italiani che già adottano regolamenti di questo tipo. In ambito toscano cito: Firenze, Siena, Pisa, Lucca, Prato, Pistoia, Empoli. Per questo è necessario attivarsi per studiare la fattibilità e il perimetro di uno specifico regolamento comunale atto a perseguire la salvaguardia del centro storico, non solo attraverso una generale lotta al degrado, ma anche contro quegli elementi e quei comportamenti in grado di alterarne l’equilibrio, compresa una disciplina delle tipologie di attività commerciale, in un’ottica di tutela dell’immagine e dell’identità storico-architettonica della città â€. Approvato all’unanimità con 20 voti.
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Paolo Bertini ha proposto l’intitolazione di una strada a Edo Gori: “l’atto è co-firmato da Claudia Maurizi, Matteo Bracciali e Alessandro Caneschi. Con la sua passione per la Giostra e la città , Edo è stato un valore aggiunto nei tanti ruoli che ha svolto. È morto, come noto, nel 2005 dopo avere lavorato per creare una struttura all’avanguardia e una scuola di giostratori. Ma Edo Gori è stato riferimento per tutto il Saracino e non per un solo quartiere perché sempre al di sopra delle parti. Una persona speciale e un amico. Ha seguito con passione anche l’Arezzo calcio nella veste di giornalista sportivo. Come sede dell’intitolazione ho pensato allo slargo tra i due bastioni dove esistono pochissime attività commerciali e dunque la cosa non comporterebbe grandi variazioni toponomasticheâ€.
“Sono sceso in piazza come quartierista – ha ricordato Alessandro Caneschi – quando Edo era rettore di Santo Spirito. Per cui a lui mi lega un affetto particolare. E non dimentichiamo il suo ruolo di presidente della Uispâ€. Parole in ricordo di Edo Gori anche da parte di Roberto Bardelli, di Francesco Romizi, di Claudia Maurizi e di Alessandro Ghinelli: “non ci sono in città molte strade o piazze da intitolare – ha ricordato il sindaco – a volte dispiace dedicare a qualcuno un tratto stradale residuale e si cerca di evitarlo. Il mandato alla commissione toponomastica è comunque quello di trattare prioritariamente le richieste provenienti dal Consiglio Comunaleâ€. L’atto è stato approvato all’unanimità con 20 voti favorevoli. Soddisfatti i proponenti, con una punta di commozione soprattutto da parte di Claudia Maurizi che con Edo Gori ha condiviso un legame di parentela.
Fonte: Comune di Arezzo