Un nuovo appello alla vaccinazione è partito giovedì scorso da parte dei 1.163 medici di Medicina Generale e della continuità assistenziale dell’Azienda Asl Toscana centro.
L’appello viene rilanciato oggi dal presidente della Commissione Sanità di Palazzo Vecchio Nicola Armentano, che aggiunge: “non ci limitiamo a invitare i cittadini a vaccinarsi, facciamolo noi per primi, medici e paramedici diano l’esempio”.
Secondo Armentano, infatti, “questa pratica estesa a tutto il corpo medico e paramedico è una ulteriore garanzia di copertura dalle malattie infettive e, soprattutto, un segnale forte e chiaro di quanto lo strumento sia essenziale e  utile nel contribuire a migliorare la salute collettiva”. (fdr)
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Segue il testo della lettera-appello dei medici toscani
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“Le vaccinazioni sono una misura di medicina preventiva di assoluta importanza e comprovata efficacia. Secondo l’OMS sono seconde soltanto alla potabilizzazione dell’acqua in termini di morti evitate.
Purtroppo, all’aumentare delle prove scientifiche di efficacia e di scarsissimo rischio della pratica vaccinale, assistiamo sempre più frequentemente a voci assolutamente “fuori dal coro”, che mettono in dubbio l’efficacia di tale pratica o ne millantano presunti effetti collaterali non supportati da alcuna prova scientifica. Tali atteggiamenti mettono a rischio la salute pubblica, causando un preoccupante calo delle coperture vaccinali.
Purtroppo anche alcuni operatori sanitari (medici e non) sembrano in qualche modo aderire a queste correnti di pensiero, assolutamente prive di alcun fondamento scientifico.
I coordinatori di AFT scriventi, visto il loro ruolo di coordinamento clinico nella Medicina Generale, sentono il dovere etico e professionale di raccomandare a tutti gli operatori sanitari, ed in particolare ai medici di medicina generale, di fornire agli utenti una informazione sulla pratica vaccinale corretta e supportata da prove scientifiche.
E’ inoltre importante sottolineare come l’adesione totale degli operatori sanitari al piano vaccinale nazionale e regionale sia un obbligo etico imprescindibile. Infatti, nello specifico caso degli operatori sanitari, la mancata vaccinazione comporta non soltanto un rischio per il singolo e un nocumento nell’immunità di gregge (nei casi in cui questa sia applicabile), ma anche un grave rischio di trasmissione di malattie potenzialmente gravi o addirittura letali alla popolazione fragile con cui gli operatori vengono a contatto, data la peculiarità del loro lavoro.
Gli scriventi esprimono anche il loro parere assolutamente favorevole circa la possibilità di rendere obbligatorie le vaccinazioni per l’iscrizione alle scuole materne e agli asili nido e chiedono alla Regione di valutare la possibilità e l’opportunità di rendere obbligatorie le vaccinazioni anche per gli operatori sanitari.
Riteniamo infine molto utile implementare la formazione e il coinvolgimento dei MMG sulle tematiche vaccinali, magari con un ruolo attivo delle AFT”.
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Fonte: Comune di Firenze