Il Museo Civico e l’Archivio Storico espongono i migliori pezzi
delle proprie collezioni. Si tratta di oggetti particolari che
normalmente non sono esposti al pubblico e che vengono scelti sia
per la loro importanza, sia perch in grado di suscitare
curiosit nei visitatori . Ogni mese, nel foyer del Museo
Civico e nell’Infopoint dell’Archivio Storico (Portici 30)
presentato un oggetto accompagnato da una scheda informativa, che
il visitatore pu portare con s e conservare.
Oggetto del Mese – Maggio 2017
“Nel 1429 l’ex Ospedale di Santo Spirito a Bolzano, importante
istituto di assistenza della comunit cittadina premoderna,
diede in affitto numerosi vigneti attraverso il contratto di
prestito qui esposto. In quel periodo Georg Metzner von Runkelstein
e il macellaio Wernher di Bolzano erano gli amministratori comunali
dell’Ospedale. L’istituto, da loro diretto, si trovava – fino alla
sua demolizione – al posto dell’odierno edificio postale e
possedeva una delle pi grosse propriet fondiarie
sul territorio di Bolzano e nei dintorni; quindi affittava le sue
propriet in cambio della consegna annuale di una parte dei
raccolti e dei proventi economici.
Il documento in oggetto venne rilasciato dal notaio Johannes Braun
di Bamberga (in Franconia), che lo convalida con il suo segno
notarile. Lo stesso Braun aveva gi compilato nel 1420 un
esteso inventario delle numerose propriet
dell’Ospedale.
Con il documento del 1429 Ulrich Valser di Rencio ricevette, oltre
a diversi vigneti, anche il terreno chiamato Klnstckl,
situato nella parte alta di Rencio, vicino al rio Rivellone, con la
clausola di consegnare annualmente met del raccolto di mele
all’Ospedale. Letteralmente il testo del documento in latino
riporta: “dare debent medios pomos Margrauorum dulciorum singulis
annis, que crescunt in pecia dicta Kln stckel”, ovvero
[Valser e i suoi eredi] devono dare come interesse ogni anno la
met delle mele della variet dolce Markgrafen. Si
doveva trattare di una variet di mele particolarmente
pregiata, come dimostra l’indicazione esplicita e chiara della
variet, che non si trova in questa forma in altri documenti
del tempo.
Difficilmente si tratter per questa variet di mele,
citata circa 600 anni fa, di un precedente delle pi tarde
mele Grafensteiner (o Gravensteiner), nonostante la somiglianza
semantica. Il nome della variet “Markgrafenapfel” (mela dei
margravi) potrebbe invece rimandare a Ludovico di Wittelsbach,
figlio dell’imperatore Ludovico l Bavaro e margravio di
Brandeburgo, che era anche, in quanto marito della duchessa
Margarete, dal 1342 al 1361, duca del Tirolo. Ludovico potrebbe
aver portato con s la variet di mela dal
Brandeburgo per poi diffonderla con successo in Tirolo. Forse la
particolare variet ancora nella prima met del
15 secolo era citata
con questo nome proprio in suo ricordo”.