L’interrogazione di Tommaso Fasano (Pd) sulle azioni in ambito locale “a contrasto del declino della copertura vaccinale, per promuovere una cultura della prevenzione attraverso le vaccinazioni e contrastare la disinformazione in ambito educativo e scientifico†è stata trasformata in interpellanza su richiesta dello stesso gruppo Pd.
Aprendo gli interventi per il Pd, Federica Venturelli ha ricordato che le malattie sottoposte a vaccinazioni di massa “sono state debellate o quasi, a prova dell’utilità dei vaccini. In Italia esiste un obbligo vaccinale, a tutela dei singoli e della collettività e quindi vaccinarsi è prima di tutto dovere sociale. Chi si batte contro i vaccini – ha concluso – deve ricordarsi che può farlo proprio perché la maggior parte delle persone è vaccinataâ€. Per Chiara Susanna Pacchioni “non si può ammettere un confronto di opinioni sul contrasto tra salute e malattia: su un tema come i vaccini quello che conta sono le competenze. Possiamo discutere di approcci comunicativi e di politiche sanitarie ma non si può fare lo stesso dibattito sui vaccini che, secondo dati scientifici certificati, sono efficaci e sicuriâ€. La consigliera ha quindi chiesto a tutte le forze politiche “di prendere posizioni nette e non equivoche, che non diano alibi agli antivaccinisti per evitare che malattie quasi scomparse si ripresentinoâ€. E Simona Arletti ha aggiunto che “lascia perplessi vedere leader nazionali che hanno ancora atteggiamenti irresponsabili su questo tema: un conto infatti sono le posizioni personali, un altro è sollevare, come leader politico, dubbi come i collegamenti già ampiamente smentiti tra vaccinazioni e autismo. Sono dubbi che minano la stabilità psicologica dei genitori di questi bambiniâ€.
Anche Luigia Santoro (Idea-PeL) ha affermato che “i benefici delle vaccinazioni sono indiscutibili, anche rispetto ai rischi delle stesse vaccinazioni. La libertà – ha detto – implica anche responsabilità e la sicurezza di tutti deve guidare le scelte. Certo ci deve anche essere un impegno volto sia all’informazione corretta che all’acquisto dei vaccini più sicuri per ridurre al minimo i rischi e permettere a tutti di scegliere la vaccinazione con tranquillità â€.
Sottolineando che la questione dei vaccini “è importante per il Movimento 5 stelleâ€, la capogruppo Elisabetta Scardozzi ha ribadito la posizione espressa sul blog di Beppe Grillo e cioè che “il tema vero a proposito dei vaccini è la differenza tra obbligo e accompagnamento. L’atteggiamento quindi è diverso ma teso comunque a garantire la più ampia copertura vaccinale. Tutto il resto riguardo alla nostra posizione – ha sottolineato – sono opinioni personali, manipolazione mediatica o informazioni non corretteâ€.
Per Domenico Campana (Per me Modena) sul tema non bisogna essere equivoci: “Non vaccinare è una follia. Su questa materia si deve tenere conto di quanto dice da decenni con altissima affidabilità la comunità scientificaâ€. Per il consigliere non si può dire che la società deve essere matura per decidere se vaccinare o no: “È addirittura paradossale che ne stiamo a parlare, è il segno di una regressione culturale graveâ€.
“Non ci sono dubbi che vaccini e antibiotici siano state le più grandi rivoluzioni mediche degli ultimi due secoli e mezzo†ha esordito Paolo Trande (Art.1-Mdp) per il quale “può accadere di tutto in una società in cui tutti sono esperti di tutto basta che scrivano un post su Facebookâ€. Secondo il consigliere bisogna inoltre che la discussione sui vaccini sia tenuta lontana dal confronto politico: “Rischiamo di depotenziare sia una battaglia giusta come quella della strategia vaccinale che il metodo della scienza modernaâ€.
Per Adolfo Morandi (Forza Italia) è evidente che “prevenzione e tutela della collettività tutta devono essere valutati in termini oggettivi e non soggettivi come può esser un discorso politico, ma ogni forza politica esprime il proprio parere e noi siamo d’accordo sulla prevenzione attraverso la vaccinazione e lontani dall’idea di cavalcare correnti di pensiero che esulano da discorso scientifico e sono spinte da affermazione di radicale liberalizzazione: ci sono delle regole e vanno rispettateâ€.
Nella replica, il consigliere Fasano ha ribadito che “bisogna tenere il tema lontano dalle polemiche politiche ed elettoralistiche. Quella dei vaccini è una questione di sicurezza delle persone più fragili e tutto il resto deve restare fuori. Anche perché la storia dei vaccini è davvero una delle storie più belle e di successo della storia della medicinaâ€. Ci sono stati anche episodi negativi negli anni, ha ricordato “ma non possono minare le certezze scientifiche sul fatto che i vaccini sono una misura preventiva a basso costo che salvano milioni di viteâ€.