Il Consiglio ha approvato la delibera su un permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici per l’insediamento di una media struttura di vendita a insegna NaturaSì in via Giardini 595, presso Palazzo Prora (a favore Pd, Art.1 – Mdp, CambiaModena, astensione di Per me Modena, FI e Idea Popolo e libertà , e voto contrario del M5s).
Prima del voto, sul tema, nella seduta di giovedì 4 maggio sono intervenuti diversi consiglieri. Adolfo Morandi di FI ha espresso favore “per lo Sblocca Modena quando consente di accelerare su percorsi di questo tipo. Abbiamo sempre detto – ha proseguito – che gli attuali strumenti erano troppo vincolanti e impedivano di portare avanti percorsi di rigenerazione urbanaâ€. Il consigliere ha poi evidenziato che con il futuro Piano urbanistico “è possibile limitare situazioni che stanno emergendo e che porteranno a condizioni di difficoltà rispetto al commercio: è infatti giusta la liberalizzazione, ma occorre anche una certa regolamentazione per impedire che la libertà di uno danneggi quella di altri o della collettività â€.
Luca Fantoni del M5s ha ribadito la contrarietà del gruppo rispetto allo Sblocca Modena: “Agevolare queste pratiche senza seguire lo schema ordinario con doppio passaggio in Consiglio ci sembra una forzatura – ha affermato – inoltre ci siamo trovati questo esercizio commerciale già aperto, anche se non per tutta la superficie, e attenderanno solo il tempo di questo voto per aprire la restante parte. Mi sembra uno svilire l’attività dell’Aula, che in questo modo non ha l’ultima parolaâ€. Il consigliere, inoltre ha espresso rammarico che “in queste delibere non venga considerata la mobilità elettrica e che le deroghe al numero minimo di parcheggi vengano monetizzate quando dovrebbero essere la normalità per spingere trasporto pubblico e biciâ€.
Mario Bussetti ha ricordato che “il M5s non è d’accordo sullo strumento a monte: non riteniamo utile l’assenza di pianificazione e l’unico modo che abbiamo per esprimere la nostra posizione politica è votare no allo Sblocca Modena e alle delibere di attuazione dei singoli interventi. Il fatto che l’area dell’ampliamento sia già lì, seppur vuota, nemmeno delimitata e basti un passo per usarla – ha aggiunto significa depotenziare il ruolo del Consiglioâ€.
Anche Marco Chincarini di Per me Modena, ha posto l’attenzione sul fatto che la proprietà ha già fatto tutto l’intervento per la predisposizione dell’ampliamento: “Se oggi il Consiglio dicesse no – ha chiesto – che cosa succede in quello spazio? Vorrebbe dire bloccare quello che c’è già  e il ruolo del Consiglio comunale a questo punto qual è?â€. Il consigliere ha inoltre evidenziato che si tratta di un intervento di riqualificazione, “ma in questo caso si abbandona uno spazio da un’altra parteâ€, e che “si va a intensificare la concentrazione commerciale nell’area con rischio di un boulevardâ€.
Per il Pd, Carmelo De Lillo ha evidenziato che “se prima certe cose non si facevano è perché mancava lo strumento che in seguito è stato adottato. Questa delibera – ha aggiunto – ha tutte le virtù: non prevede la necessità di posti auto aggiuntivi, non pregiudica aspetti di mercato in quanto il negozio era già presente in zona e si è spostato di 200 metri, porta luce in un’area molto buia del palazzo, è stato fatto all’interno di un percorso normativo e mi pare anche che l’attività si sia ampliata e che possano essere assunte alcune persone in piùâ€. Fabio Poggi ha ricordato che “al Consiglio viene richiesto di derogare a una norma: siamo disponibili a farlo? Se non dobbiamo derogare perché lì ci sono troppi centri commerciali non va bene – ha proseguito – non è in nostro potere. Se ci sono altri motivi sono disponibile a rivedere il mio parere, ma non se la ragione è che un privato ha preparato tutto e se gli diamo l’ok si allarga altrimenti no, perchè non è una condizione in cui il nostro ruolo non viene rispettato; non siamo tenuti a votare sì solo perché lui è già prontoâ€.
Vincenzo Walter Stella di Art.1 – Mdp ha sottolineato che “qualche problematica nella procedura può essere sollevata, ma c’è da dire che siamo di fronte a uno dei casi in cui lo Sblocca Modena è stato seguito correttamente. Lancio quindi un appello – ha proseguito – a non fare confusione: votare negativamente su una proposta come questa vuol dire creare problematiche su un’iniziativa che è positiva perché riqualifica una zona e incrementa la produttività di una aziendaâ€.