(Acs) Perugia, 8 aprile 2017 – I consiglieri regionali Emanuele Fiorini e Valerio Mancini (Lega Nord), e i consiglieri Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Raffaele Nevi (FI) hanno  presentato due interrogazioni sui danni provocati dal maltempo all’agricoltura umbra.
Nell’illustrare la prima interrogazione Fiorini ha chiesto di sapere “se la Giunta intende attivare le procedure per chiedere al Governo nazionale lo stato di calamità naturale, rispondendo così, prontamente e concretamente, alla situazione di grave crisi del comparto agricolo regionale, messo in ginocchio dalle improvvise gelate notturne che hanno causato gravi danni alle coltivazioni viticole e orticole. Le associazioni di categoria – ha detto Fiorini – segnalano perdite  che vanno dal 40 al 100 per cento che hanno messo in crisi un settore strategico come quello vitivinicolo. Già diverse regioni italiane si sono mosse per integrare il reddito di quelle aziende agricole che con questi sbalzi climatici stanno vedendo seriamente compromessi i loro raccolti annualiâ€.
Chiacchieroni, illustrando la seconda interrogazione, ha sollecitato la “richiesta dello stato di calamità naturale per l’Umbria per supportare le numerose imprese agricole del territorio fortemente danneggiate dagli eventi climatici, con ingenti danni su vigneti, frutteti e coltivazioni orticole e di cereali. Il fenomeno ha interessato molte zone del territorio regionale facendo verificare un’emergenza per tutta l’agricoltura umbra, che potrebbe causare perdite di raccolto fino al 90 per cento per la prossima vendemmia, ma anche per l’ortofrutta in genere. L’abbassamento delle temperature sotto lo zero e le gelate notturne ripetute di questi ultimi giorni, hanno colpito le colture che il clima primaverile aveva risvegliato e quindi più vulnerabili agli sbalzi di temperaturaâ€.
L’assessore Fernanda Cecchini ha risposto congiuntamente alle due interrogazioni, spiegando che “non sono norme regionali quelle che regolano gli aiuti alle imprese in caso di calamità naturali. L’ultima norma di riferimento consente di dare una mano agli agricoltori fino a un massimo del 65 per cento per pagare le polizze assicurative. E visto che viene dato un aiuto concreto per stipulare le assicurazioni, la stessa norma dice che tutte quelle produzioni che sono assicurabili non possono essere risarcite con il fondo di solidarietà nazionale gestito dal Ministero. In Umbria le produzioni sono tutte assicurabili, con la conseguenza che è giuridicamente impossibile risarcire con con il fondo di solidarietà nazionale queste produzioni. Nonostante ciò, nella conferenza degli assessori regionali all’agricoltura della settimana scorsa abbiamo firmato un documento unitario per chiedere al Governo una qualche forma di deroga per consentire aiuti, sgravi fiscali o comunque di venire incontro a quei produttori che non hanno assicurazioni. Il servizio regionale si muoverà da un punto di vista ufficiale non appena le Comunità montane avranno messo a disposizione i dati che stanno raccogliendo nel territorio perché i danni si vedono dopo qualche settimana. Allo stesso tempo, quando avremo una stima, ci attiveremo come Regione, così come le altre, sulla base di quanto stabilirà il Ministeroâ€.Â
Nella sua replica Fiorini si è detto “parzialmente soddisfatto. Mi auguro che la Regione vigili su questa grave situazione affinché non subentri rassegnazione e senso di abbandono negli addetti ai lavori. Auspico tutti i provvedimenti necessari per dare risposte concrete all’agricoltura umbra, valutando qualsiasi misura possibileâ€.
Nella replica alla seconda interrogazione Nevi si è “rallegrato che la Regione si sia fatta carico di questa problematica. Speriamo che la questione sia seguita passo passo con il Governo nazionale perché serve una risposta in tempi certi, non come tante richieste di calamità naturale del passato che non sono mai state riconosciuteâ€. DMB/
Fonte: Regione Umbria