Udine, 8 maggio – “La storia delle portatrici carniche è centrale nella conoscenza della Grande Guerra e consente di cogliere nelle celebrazioni del centenario un’opportunità per riflettere anche sul rilancio della montagna”.
Lo ha affermato oggi l’assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, intervenendo alla presentazione del progetto Sulla Nuda Pelle, festival di teatro sui luoghi della Grande Guerra ideato dall’associazione culturale Molino Rosenkranz di Castions di Zoppola (Pn).
Il progetto, classificato al terzo posto del bando regionale sulle iniziative per il centenario, coinvolge 10 Comuni, diverse associazioni, musei e strutture ricettive del territorio per promuovere il racconto della I Guerra Mondiale attraverso un percorso lungo i luoghi che fecero da sfondo al conflitto.
“Il festival risponde correttamente all’intento della Regione di superare il mero approccio celebrativo per comprendere la grande Storia attraverso le piccole storie”, ha aggiunto Torrenti, sottolineando come Sulla Nuda Pelle si caratterizzi per “una serie di positività tra cui la narrazione diffusa di storie nostre, anche individuali, dettagliando in particolare quella fondamentale delle portatrici carniche con un mezzo immediato qual è il teatro e abbracciando 10 comuni con repliche che toccano diverse comunità in tutta la regione”.
“Il racconto delle popolazioni civili – ha evidenziato l’assessore in conclusione – aiuta ad immergersi maggiormente e a comprendere meglio la storia studiata sui libri, fino a cogliere come eventi tragici, quali la guerra o il terremoto, abbiano permesso di rafforzare il senso di solidarietà nazionale nei confronti della nostra terra”.
Il festival si compone di tre spettacoli: La Guerra sulle Spalle, coproduzione del Centro teatrale umbro con Molino Rosenkranz e la presenza di Marta Riservato per la regia di Massimiliano Donato, La Grande Guerra di Nostos teatro (Campania) e In Trincea di Alchemico Tre (Lombardia).
L’esordio è fissato al 19 maggio con la prima de La Grande Guerra a Valvasone Arzene, cui seguiranno altri 14 appuntamenti fino alla chiusura nella notte tra il 23 e il 24 giugno con una suggestiva rappresentazione itinerante in notturna tra la Chiesa di Muris a Ragogna e la chiesetta di San Giovanni in Monte. ARC/SS/fc
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia