I consiglieri regionali della Lega nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, intervenendo sulla questione ambientale della Conca ternana, puntano il dito sulla mozione approvata ieri dall’Assemblea legislativa, e sulla quale si sono astenuti, perché, spiegano “l’atto votato ieri dall’Aula servirà solamente ad allungare i tempi e non porterà alcun risultato immediato per Terni e per la situazione legata all’inquinamento e all’ambienteâ€.
(Acs) Perugia, 9 maggio 2017 – “Ancora una volta si è deciso di non decidere. L’atto votato ieri dall’Aula servirà solamente ad allungare i tempi e non porterà alcun risultato immediato per Terni e per la situazione legata all’inquinamento e all’ambiente”. Così i consiglieri regionali della Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini i quali spiegano che questo è il motivo per il quale si sono astenuti nella votazione di una mozione che “da più parti viene applaudita e considerata come ‘atto storico’, ma che in realtà risulta essere l’ennesimo documento privo di contenutiâ€.Â
I due esponenti del Carroccio ricordano che “se siamo arrivati a questo punto e comunque all’approvazione di un documento è solo grazie al lavoro della Lega Nord che, insieme ad un altro partito di opposizione, ha occupato l’Aula di Palazzo Cesaroni, riportando la politica a discutere di incenerimento e delle tematiche relative ad inquinamento e salute, tra lo scherno e l’indifferenza di quegli schieramenti che oggi si ergono a paladini dell’ambiente. La nostra mozione – spiegano Fiorini e Mancini – chiedeva di avviare un percorso che si poneva l’obiettivo della chiusura in tempi brevi della pratica dell’incenerimento, ed è stata bocciata. Avevamo chiesto, inoltre, di creare una Sottocommissione in Seconda Commissione che potesse agire da cabina di regia, valutando, ascoltando, proponendo ed attivandosi in tempi brevi per dare una risposta pronta ed efficace alle problematiche del territorio. Anche questa idea è stata bocciataâ€.
“Non possiamo chiudere gli occhi poi – proseguono gli esponenti del Carroccio – sulla scelta di far sedere al tavolo enti, associazioni e persone che con il loro silenzio assordante hanno contribuito a rendere la città nelle condizioni in cui è oggi e che per anni non hanno mosso un dito mentre si cercava di avvelenare il territorio ternano. Come pensare, tra l’altro, di far partecipare alla discussione il Comune di Terni, una istituzione che ad oggi non è nemmeno in grado di adempiere alle proprie responsabilità e alle proprie funzioni, visti i fatti accaduti in questi giorni che hanno portato alla luce una diretta connessione tra sistema economico e sistema politico. La maggioranza e parte della minoranza – concludono Fiorini e Mancini – hanno scelto, ancora una volta, di non decidere. Noi a questi giochi non ci stiamo”. RED/as
Fonte: Regione Umbria