Il capogruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi interviene in merito al disegno di legge della Giunta regionale, illustrato oggi in Prima Commissione, che “riorganizza totalmente la dirigenza della Regione con il solo fine di spostare Walter Orlandi dalla Sanità e ottemperare così ad un diktat di una corrente del Pd alla presidente Marini che ha consentito il rientro in Giunta di Barberiniâ€. E Nevi, su questo, assicura “un’opposizione durissimaâ€.
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(Acs) Perugia, 10 maggio 2016 – “Faremo un’opposizione durissima a quello che è stato ribattezzato il ‘lodo Orlandi’, cioè il disegno di legge della Giunta (illustrato stamani in Prima Commissione) che riorganizza totalmente la dirigenza della Regione con il solo fine di spostare Walter Orlandi dalla Sanità e ottemperare così ad un diktat di una corrente del PD alla presidente Marini che ha consentito il rientro in Giunta di Barberiniâ€. Così, in una nota, il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi che sottolinea come “è infatti a tutti noto che ad un certo punto è stato imposto a Catiuscia Marini di togliere Orlandi promuovendolo a direttore generale. Il classico ‘promoveatur ut amoveatur’â€.
Secondo Nevi, “forse neanche nella Prima Repubblica si era mai arrivati a tanto. La spartizione, secondo il manuale Cencelli, non solo dei posti politici, ma anche dei dirigenti regionali, è veramente indegna per una regione come l’Umbria in cui pensavamo fosse ormai digerito il principio della netta separazione tra potere politico e potere burocratico. Evidentemente ci sbagliavamo, tant’è che anche in Regione rivediamo il brutto film di Terni in cui nell’inchiesta si parla di rimozione dei dirigenti ‘non allineati’ con quelli ‘allineati’â€.
Per Nevi, “l’unica cosa positiva è che la collega Carla Casciari (Pd) ha condiviso con me il fatto che questa riorganizzazione produrrà la paralisi degli uffici per mesi e mesi e ha richiesto il rinvio dell’atto. In genere le riorganizzazioni, quelle vere, di questa portata – conclude -, si fanno nei primi cento giorni di legislatura e non con il treno in corsa e soprattutto solo per risolvere problemi politiciâ€. RED/as
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Fonte: Regione Umbria