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[REGIONE UMBRIA] PRIMA COMMISSIONE: AGENDA DIGITALE, PIANO SEMPLIFICAZIONE, RIORGANIZZAZIONE DIRIGENZA GIUNTA E NOMINE DI COMPE…

(Acs) Perugia, 10 maggio 2017 – La Prima Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, si è riunita oggi a Palazzo Cesaroni. Durante la riunione a cui ha preso parte l’assessore Antonio Bartolini, sono state illustrate le ‘Linee guida strategiche per lo sviluppo della società dell’informazione in riferimento alla legislatura regionale 2015/2020’; preso atto della ‘Relazione sullo stato di avanzamento del Piano di semplificazione 2016/2018 e sulla realizzazione dello stesso nell’anno 2016’; illustrata la proposta di legge della Giunta ‘Ulteriori modificazioni e integrazioni della legge regionale ‘2/2005′ sulla struttura organizzativa e dirigenza della Presidenza della Giunta)’; esaminata la proposta di legge ‘Ulteriori modificazioni e integrazioni della legge ’21/1995’ sulle nomine e la proroga degli organi amministrativi, a firma Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S). Sugli ultimi due atti si è stabilito di procedere a ulteriori approfondimenti.

AGENDA DIGITALE
Illustrando le linee guida dell’Agenda digitale l’assessore Bartolini ha spiegato che si tratta “di una delle azioni più importanti per la nostra Regione. Se noi riusciamo a prendere il treno in corsa dello sviluppo legato alle tecnologie digitali, questa sarebbe la strada maestra per uscire dalla crisi. L’agenda digitale è un percorso partecipato e collaborativo per portare la trasformazione digitale in tutti gli ambienti pubblici e privati, per la crescita socio-economica dell’Umbria. Il Piano è costruito avendo come punto di riferimento il cittadino. I tre principi chiave sono: ‘people fisrt&mobile’, perché stiamo parlando di un’agenda al servizio del cittadino e dell’utente, che deve uscire da una visione burocratica per andare verso una visione di servizio, un’agenda funzionalizzata alle app; ‘cloud computing’, perché il processo telematico a volte complica la vita, mentre passare ad una tecnologia cloud è una semplificazione enorme di tempo per il cittadino e le imprese; ‘openness’, per un’agenda con una visione aperta, al servizio dell’utente, e che sia facilmente accessibile per il cittadino. Le azioni dell’agenda digitale sono: capitale umano e uso di internet, impresa ed integrazione delle tecnologie digitali, territorio smart e qualità della vita, servizi pubblici digitali, connettività con banda ultralarga. Università e scuole sono fondamentali perché da lì si sviluppa il capitale umano. I servizi pubblici digitali saono essenziali, a partire dalla sanità digitale: contiamo entro l’estate di presentare il fascicolo sanitario elettronico”.

Negli INTERVENTI DEI CONSIGLIERI, Maria Grazia Carbonari (M5S) ha sottolineato “la difficile situazione digitale dei centri per l’impiego e lo stretto legame tra l’agenda digitale e il turismo”; Claudio Ricci (Rp) “l’importanza di passare dalle città ai territori intelligenti, di  andare verso servizi sempre più personalizzati, di lavorare molto nella formazione”; Giacomo Leonelli (Pd) ha chiesto “uno sforzo per far capire alle persone normali quello che facciamo, per farlo percepire e capire”; Raffaele Nevi (FI) ha stigmatizzato che “a metà 2017 si presentano le linee guida del piano 2015/2020, la digitalizzazione non si percepisce, cerchiamo di far capire alla gente che cosa cambia nel concreto”; Gianfranco Chiacchieroni (Pd) ha ricordato che “esiste un bando  emanato dalla Regione che finanzia  l’e-commerce delle aziende, e il quadro di riferimento presentato oggi dalla Giunta è essenziale per capire cosa si deve fare, per innescare un processo, anche nell’ottica dell’industria 4.0”;  per Carla Casciari (Pd) serve “innescare un percorso culturale per i dipendenti della Pa con una forte formazione, e serve sostenere la connessione delle scuole”.

Il presidente Smacchi e l’assessore Bartolini hanno concordato “un’ulteriore seduta per valutare proposte di emendamento e per audizioni per avere un quadro di comprensione a partire dai centri per l’impiego, il turismo, un piano comunicativo per l’agenda, la connessione delle scuole”.

PIANO DI SEMPLIFICAZIONE
La Commissione ha poi preso atto del relazione sulla stato di avanzamento del piano di semplificazione. L’assessore Bartolini, illustrando l’atto, ha ricordato le azioni intraprese: gli attingimenti idrici, che funziona e ha numeri di accessi elevati; procedure sismiche, un sistema semplificato fatto con gli ordini professionali; la tutela dei consumatori danneggiati dal crac delle banche; il catasto unico degli impianti termici; la prenotazione online degli esami specialistici; la conferenza dei servizi. Su altre azioni siamo in una fase attuativa ma non conclusiva. L’unico obiettivo che non è partito è la semplificazione dei progetti di ricerca in ambito sanitario”.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA GIUNTA
L’assessore Bartolini ha poi illustrato la proposta di legge della Giunta sulle MODIFICHE ALLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DIRIGENZA DELLA PRESIDENZA DELLA GIUNTA, spiegando che si tratta “di un altro tassello del piano delle riforme amministrative. Con queste modifiche c’è un rafforzamento del principio di responsabilità in cui al centro c’è il cittadino, del principio del merito e del principio di rotazione per la trasparenza. In questo quadro rientra anche il percorso di riorganizzazione della macchina amministrativa regionale, visto che nel tempo sono cambiate le funzioni delle regioni. Oggi la Regione è un ente di amministrazione attiva, che ha riacquisito tutte le funzioni delle Province. E questo alla struttura crea numerosi problemi. Oggi abbiamo una struttura non pensata per fare amministrazione. La Regione Umbria è oramai l’unica che non prevede una struttura di raccordo. In ogni regione esiste un segretariato o un direttore generale, ma per l’effetto della legge Delrio il segretariato è una struttura debole. Per consentire una migliore gestione delle risorse occorre una struttura di gestione forte. Per questo, come fatto dalla Toscana, proponiamo una figura di direttore generale che si occupi di tutto quello che è strumentale alla macchina amministrativa. Viene mantenuta la figura dei direttori regionali che diventano attuatori delle politiche”.

Negli INTERVENTI DEI CONSIGLIERI Nevi (FI) ha parlato di “un atto indegno che vi invito a ritirare. È una becera spartizione di potere a seguito crisi politica di Giunta, una cosa che non si era mai vista nella storia della regione. Faremo una feroce opposizione su un atto che produrrà una paralisi amministrativa spaventosa”. Per Chiacchieroni (Pd) con il superamento di alcuni enti e alcune funzioni serve una valorizzazione delle professionalità che hanno percorsi diversi. Noi dobbiamo lavorare per la produttività della struttura”. Per Leonelli (Pd) “con questo atto “non aumentiamo poltrone e non c’è un aumento di costi. Non regge il teorema secondo cui si scaricano sui cittadini le tensioni politiche. Riteniamo giusto andare verso la figura del direttore generale. Questo è solo un atto di riorganizzazione. Non serve eccedere con la polemica politica”. Per Mancini (Ln) “prima di affrontare questa questione ci sono tanti problemi da risolvere, come una vera riorganizzazione del personale proveniente dalle Province. L’invarianza di spesa va vista nella pratica”. Per Ricci (Rp) “un’istituzione pubblica non è un’azienda privata. I direttori generali hanno avuto una loro evoluzione e ora siamo in una fase regressiva dell’istituto perché si è visto che non portava efficacia ed efficienza, soprattutto in quadri piccoli. Per questo è opportuna un’audizione delle sigle sindacali”. Per Casciari (Pd) “in questa fase di ripartenza dell’economia umbra dopo il terremoto abbiamo bisogno di verificare meglio l’opportunità di questa riorganizzazione che avrebbe conseguenze negative in un momento in cui è chiesta la massima efficienza”. 

Dopo gli interventi dei consiglieri è stata bocciata con 3 voti favorevoli (Nevi-FI, Carbonari-M5S, Mancini-Ln) e 4 contrari (Chiacchieroni, Guasticchi, Leonelli, Smacchi-Pd) la proposta di Nevi (FI) di “non avviare la fase istruttoria da parte degli uffici dell’Assemblea legislativa dell’atto in esame”. Comunque il presidente Smacchi ha spiegato che “le dichiarazioni del consigliere Casciari circa l’opportunità di portare avanti l’atto in questa fase, impongono un ulteriore passaggio in maggioranza per far sì che ci sia la più ampia condivisione rispetto al percorso e ai contenuti dell’atto stesso”.

NOMINE DI COMPETENZA REGIONALE
Infine è stato esaminata la proposta di legge ‘Ulteriori modificazioni e integrazioni della legge ’11/1995’ sulla disciplina delle nomine di competenza regionale e della proroga degli organi amministrativi, a firma Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S).
La Commissione ha preso atto della comunicazione degli uffici dell’Assemblea legislativa di procedere ad una riforma complessiva della legge, che prenda spunto dalla proposta di legge Liberati-Carbonari. Rispetto alle indicazioni degli uffici la Carbonari ha protestato e ha richiesto con forza che entro il mese di maggio l’atto torni in Commissione. DMB/

Fonte: Regione Umbria