Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari, denuncia che “il bando di concorso per selezione interna di coordinatori delle professioni sanitarie dell’Azienda ospedaliera di Perugia, inspiegabilmente non prevederebbe la formazione di una graduatoria concorsualeâ€. Per questo Carbonari chiederà “la verifica della compatibilità del bando con la normativa vigenteâ€.
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(Acs) Perugia, 16 maggio 2017 – “Continua il fiume di segnalazioni in merito a presunte irregolarità o procedure amministrative poco chiareâ€. È quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari, aggiungendo che “l’esempio più recente riguarda il bando di concorso per selezione interna di coordinatori delle professioni sanitarie dell’Azienda ospedaliera di Perugia, scaduto lo scorso 10 maggio, che inspiegabilmente non prevederebbe la formazione di una graduatoria concorsuale, come invece ci risulta sia imposto dalla legge. Per questo chiederemo la verifica della compatibilità del bando con la normativa vigenteâ€.
“Questa prova selettiva senza graduatoria – continua Carbonari – presuppone, nel caso in cui in futuro sia necessario ricoprire posti da coordinatore sanitario, delle nuove commissioni esaminatrici, che comporterebbero ragguardevoli e inutili costi aggiuntivi, nell’ordine di decine di migliaia di euro. La formazione di tale graduatoria è una legittima tutela degli aspiranti coordinatori che non si sono classificati nei posti utili ad occupare immediatamente un posto da coordinatore, ma che confidano di essere chiamati a ricoprire quell’incarico nel momento in cui si liberano dei posti prevedibilmente per collocazione in pensione di colleghi che ricoprivano l’incarico. La legge finanziaria del 2008 prevede infatti che ‘le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione’. Tale disciplina, ampiamente ribadita dalla giurisprudenza amministrativa, vuole garantire la meritocrazia, visto che la graduatoria è formata in base a una precedente procedura di selezione concorsuale. Ma serve anche a far risparmiare risorse all’Amministrazione pubblica, evitando l’inutile e ripetitiva indizione di concorsiâ€.
“Per queste ragioni – conclude Carbonari – una parte del mondo sindacale del settore sanitario dell’Umbria esprime forte contrarietà per tali modalità , che appaiono poco trasparenti ed implicano un consistente dispendio di risorse pubbliche, evitabile utilizzando le graduatorie concorsuali. A meno che in Umbria sia in vigore una oscura normativa in deroga a quanto dispongono le norme nazionali, tale procedura appare incomprensibile. Per questo intendiamo fare chiarezza e chiederemo alle competenti autorità di controllo la verifica del rispetto della normativa vigente per questo e altri bandi similariâ€. RED/dmb
Fonte: Regione Umbria