L’intervento svolto nel corso del seminario “Lavorare nella cooperazione“, svoltosi il 17 maggio a Torino, ha fornito all’assessora regionale alla Cooperazione l’opportunità di ricordare gli accordi sottoscritti con la rete delle Ong piemontesi (Cop) e la rete dei Comuni per la Pace (Cocopa), collegando anche le politiche della cooperazione a quelle dell’accoglienza dei richiedenti asilo, difendendo innanzi tutto il buon operato delle organizzazioni non governative del proprio territorio.
L’assessora ha poi rimarcato come questa sia stata l’occasione per evidenziare possibilità concrete di lavoro nell’ambito della cooperazione internazionale. Il Ministero degli Affari esteri ha un ruolo chiaramente fondamentale, ma il sistema della Regioni ne può giocare uno centrale costituendo l’anello di congiunzione con le realtà territoriali, istituzionali e della società civile, e lavorando alla cooperazione decentrata, che nella nuova legge nazionale viene chiamata partneriato territoriale”.
Al seminario ha partecipato il viceministro alla Cooperazione internazionale, che sottolineato la crescita di opportunità di lavoro all’estero per i giovani, che non deve essere vista come una fuga dall’Italia ma, quando non diventa stabile, un’esperienza che nel curriculum di un giovane può fare la differenza. Alcuni esempi sono i campi di lavoro di tre settimane, gli agenti temporanei impiegati nell’Unione Europea con contratti di sei anni e una retribuzione fino a 5.800 euro, lo Junior Professional Officen nelle organizzazioni Onu (40 posti nel 2017). Tutti i dettagli sono su www.agenziacooperazione.gov.it
Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA