Francesco Romizi ha chiesto al sindaco di assegnare una specifica delega sul decoro urbano a un assessore della sua giunta e di riattivare la Consulta sul decoro, istituita nel novembre 2013 e che ben aveva operato fino al 2015. “Alla consulta avevano aderito scuole di ogni ordine e grado, quartieri della Giostra, centri sociali, associazioni ambientaliste. Costituiva un organo di supporto importante alle iniziative dell’amministrazione. Così come importanti erano i gruppi di cittadini che operavano sul tema, dagli angeli della città al progetto Utiletà , i progetti didattici nelle scuole realizzati tramite il Ceaa. Il tema della qualità urbana riveste sempre grande interesse, è molto sentito e non possiamo non ricordare come quotidianamente si registrino segnalazioni nella stampa locale o nel web di episodi di degrado che danneggiano il patrimonio e l’immagine di Arezzoâ€.
Si è espresso favorevolmente Roberto Bardelli. Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini ha sostenuto di non vedere favorevolmente “una delega ad hoc visto che l’organizzazione attuale del Comune prevede che manutenzione e decoro siano in capo a un’unica posizione organizzativa e come il decoro faccia riferimento alla manutenzione. Sulla partecipazione non sono contrario in senso lato ma indubbiamente con altri strumenti piuttosto che quello indicatoâ€. Bardelli ha proposto al proponente di ritirare l’atto e riscriverlo alla luce di quanto sostenuto dal vicesindaco. Contrario all’atto proposto da Romizi si è detto invece Angelo Rossi. Francesco Romizi ha accolto la proposta di Bardelli.
Â
Rinviati dai proponenti gli atti di indirizzo sul Viva Maria e sul fine vita.
Fonte: Comune di Arezzo