Trieste, 17 maggio – “Oggi è essenziale sperimentare iniziative che uniscano l’esperienza, la tradizione delle grandi imprese regionali, con le novità create dai giovani talenti che si lanciano in un mercato sempre più complesso, attraverso idee valide nel campo della digitalizzazione”. La ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso del convegno “Tilt. Impresa, economia digitale e startup. Innovazione tra passato e futuro”, tenutosi oggi al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, durante il quale sono state illustrate le opportunità del digitale nell’era dell’industria 4.0.
L’evento è stato organizzato da Area Science Park – ente di ricerca nazionale che opera sotto il diretto controllo del Miur – e Teorema Engineering – importante realtà del settore dell’Information communication technology – con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Trieste, in collaborazione con l’Università di Trieste e Microsoft Italia.
Tra i temi affrontati durante il convegno anche il ruolo delle start up tecnologiche per la competitività del Paese e del Friuli Venezia Giulia. Un argomento particolarmente sentito dato che la Regione da tempo favorisce la collaborazione tra mondo scientifico e produttivo e la nascita di imprese innovative. Come ha spiegato Serracchiani “stiamo facendo uno sforzo importante per mettere a sistema le molte realtà esistenti nel campo della ricerca e dell’innovazione, dalle nostre università passando per Area Science Park fino a i poli tecnologici, e collegarli alle imprese che hanno voglia di sperimentare e di investire nelle start up”. Per quanto concerne il ruolo dei giovani in questo processo di crescita e di diffusione dell’informatizzazione la presidente ha spiegato che servono “coraggio e determinazione, ma anche voglia di investire nel proprio futuro. Ciò significa smettere di lamentarsi del fatto che i giovani lasciano il nostro Paese, ma al contrario dare loro delle responsabilità nelle imprese”. E proprio in merito ai giovani e al futuro Serracchiani ha ricordato che “tutti i dati indicano come il 20 per cento degli studenti si stia formando per mestieri che ancora non esistono, ma anche che circa il 15 per cento sta studiando per imparare mestieri che a breve non esisteranno più”. La presidente ha quindi detto che “dobbiamo preoccuparci oggi di quello che accadrà domani e aiutarli a scoprire quali sono le nuove professioni e riqualificare coloro che hanno studiato per professioni già divenute obsolete. La digitalizzazione non toglie lavoro, ma impone di creare nuovi posti e formare le persone affinché siano pronte ad affrontare e vincere la sfida rappresentata dalle nuove tecnologie”. Relativamente allo sviluppo delle start up, come ha spiegato il co-ideatore di Tilt e presidente di Teorema Engineering, Michele Balbi, a loro “non abbiamo semplicemente delegato la responsabilità dell’innovazione: abbiamo, invece, creato una sinergia virtuosa tra istituzioni, aziende, università sul territorio per fondare un ecosistema dove la start up può crescere per poi entrare in un’azienda strutturata solo quando è ormai avviata. In questo modo, la start up, insieme alla flessibilità e alla capacità di adattamento, porta all’azienda competenze e tecnologie innovative generando un vantaggio competitivo e trova un laboratorio esteso per la ricerca e lo sviluppo dove insediarsi e integrarsi, così da agevolare la creazione di soluzioni innovative”.
Durante l’iniziativa sono state presentate le tre startup (selezionate tra 500) che entreranno a far parte del Teorema Incubation Lab Trieste. La prima è la Foodchain di Como, la quale ha realizzato una piattaforma informatica che consente di tracciare e rintracciare materie alimentari lungo tutta la filiera produttiva, rendendo i dati fruibili e condivisibili via web e mobile. La seconda è Emoj, una start up che ha sviluppato un sistema in grado di interpretare le emozioni del cliente quando è in prossimità di un prodotto o di un brand e proporre delle reazioni (luci e suoni) per migliorare la customer experience. L’ultima è Mysnowmaps, nuova società di Trento, la quale ha creato un sistema che permette previsioni accurate sull’evoluzione nel tempo dell’innevamento e della disponibilità di acqua nei bacini di raccolta. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico Orientale, il sindaco del Comune di Trieste, Roberto Dipiazza, il presidente e il direttore di Area Science Park, Sergio Paoletti e Stefano Casaleggi, il rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia, e Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia. ARC/MA/ppd
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia