L’interrogazione sul servizio estivo nei nidi e nelle scuole d’infanzia modenesi, proposta per il Movimento 5 stelle da Elisabetta Scardozzi, è stata trasformata in interpellanza su richiesta di Vincenzo Walter Stella (Art.1-Mdp) che ha aperto il dibattito. Â
Il consigliere ha posto la questione dell’equiparazione “della condizione di lavoro e degli stipendi delle dipendenti dalla Fondazione Cresci@mo a quella delle dipendenti del Comune, in termini generali e non solo per quanto riguarda il servizio estivo. La Fondazione – ha proseguito –a suo tempo è stata la soluzione meno peggiore al problema del blocco delle assunzioni negli enti comunali, e oggi non deve diventare un modo per risparmiare ma garantire un servizio scolastico di qualità â€. Marco Cugusi si è dichiarato d’accordo sul prolungamento estivo, “tanto che mi opporrei se ci fosse resistenza da parte dei sindacatiâ€, ma “fin dall’inizio il Comune ha detto che la creazione della Fondazione non aveva motivi economici mentre oggi abbiamo insegnanti competenti e qualificate che scontano un gap salariale e normativo nei confronti delle dipendenti comunali. Una differenza che l’Amministrazione deve impegnarsi a superareâ€. E Francesco Rocco ha sottolineato ulteriormente che “non si tratta di demagogia ma di una difesa dei lavoratori e del lavoroâ€.
Per il Pd, Caterina Liotti ha ribadito che il prolungamento estivo era stato una richiesta molto forte da parte delle famiglie “ed è stato quindi un passo importante verso l’estensione dei servizi e una migliore conciliazione. È importante che il prolungamento sia stato accolto da tutte le scuole e diventi un servizio di rete che, una volta consolidato, sono certa sarà sempre più utilizzatoâ€. Anche Grazia Baracchi ha messo in evidenza i bisogni delle famiglie (“che dispongono sempre meno di una rete parentale in grado di occuparsi dei bambini per due mesiâ€) e “il diritto dei bambini di avere servizio ottimale. Mi auguro – ha concluso – che ci siano le condizioni per riprendere il dialogo e trovare una soluzione per le educatrici della Fondazione per ché ci troviamo di fronte a un bisogno espresso dalla comunità modeneseâ€.
Antonio Montanini (CambiaModena) ha contestato la posizione di Art.1-Mdp che “fa battaglie strumentali sulla pelle dei lavoratori, rischiando di creare illusioni. Qui infatti non sono in discussione i diritti ma la libertà di fare impresaâ€.