Saranno presto messi in sicurezza nei tratti danneggiati dalle frane i versanti montuosi delle strade provinciali (nel comune di Castelnuovo Garfagnana) e (Coreglia Antelminelli) in località “La Dogana†dove un muro di contenimento fu in gran parte abbattuto da un grosso pino sradicato dalla furia eccezionale del vento il 5 marzo 2015. L’annuncio è del consigliere provinciale con delega alle strade sicure il quale spiega che . Più nel dettaglio per l’intervento sulla a , ossia sull’arteria principale da cui poi si dirama la strada per la fortezza di Mont’Alfonso, la Provincia ha reperito per mettere in sicurezza il versante. Nel tratto in questione l’amministrazione provinciale era già intervenuta in passato con lavori di somma urgenza ma adesso si rende necessario la bonifica vera e propria e la messa in sicurezza del versante montuoso per ragioni di sicurezza stradale. Per cercare di scongiurare scivolamenti di questa frane – anche grazie alla stagione che garantisce condizioni meteo più favorevoli – la Provincia eseguirà , quindi, interventi di messa in sicurezza che prevedono il bloccaggio del movimento franoso attraverso l’installazione di pali e tiranti, tali da congiurare la possibilità residua di movimento degli strati argillosi che rappresentano la causa dello scivolamento. Si tratta, pertanto, di realizzare una vera e propria nuova fondazione stradale ancorata stabilmente al sub-strato funzionalmente idoneo allo scopo. L’intervento progettato dai tecnici provinciali prevede, oltre al consolidamento del sottostrada, il ripristino della pavimentazione in asfalto. A giugno, invece, sarà aperto il cantiere per il rifacimento del muro sulla in località “La Doganaâ€. Per questo intervento la Provincia ha investito che serviranno per la ricostruzione completa del muro di sostegno lungo 10 metri (la parte crollata è di circa 6 metri) utilizzando il cemento armato che sostituirà la vecchia muratura in pietrame. L’intervento non si limiterà soltanto alla costruzione della nuova ‘barriera’ di contenimento, ma riguarderà anche le opere di regimazione delle acque superficiali (zanelle, cordoli e risagomature della pavimentazione stradale) per evitare il concentramento dell’acqua superficiale e quindi il possibile innesco di altri fenomeni di cedimento. “– aggiunge il consigliere Puppa –