Lucca –
RIPARTONO GLI SCAVI ALLA ‘DOMVS AEMILIA’, IL SITO ARCHEOLOGICO
VICINO ALL’AEROPORTO DI TASSIGNANO.GLI STUDENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA LUNATA-TASSIGNANO PARTECIPANO ALLO SCAVO DIDATTICO
Il ritrovamento più recente e di maggiore interesse consiste in un ambiente tripartito dotato di una pavimentazione di pregio
A Tassignano, ad un centinaio di metri dalla Biblioteca Artemisia e vicinissimo all’aeroporto, si può vedere una piccola area recintata: è il sito archeologico (siglato TAX/C dal G.A.C. ) della “DOMVS AEMILIA“, così battezzato dai giovanissimi archeologi di â€Officina Fabvlae“ della scuola primaria di Lunata -Tassignano che partecipano allo Scavo Didattico realizzato in collaborazione con il Comune guidati dagli archeologi del G.A C. e dall’archeologa Elena Genovesi. L’area indagata, che ha restituito ad oggi un quadro di vita inscrivibile tra il secondo secolo a.C e il quinto secolo d.C , non lesina sorprese : le strutture portate alla luce dai primi saggi conoscitivi sono oggi una realtà archeologica che ci parla di un edificio sorto lungo il corso del fiume Auser al tempo della prima colonizzazione romana della piana di Lucca e vissuto per almeno quattro secoli con alterne vicende fino all’età tardo imperiale, quando una sepoltura femminile non ne decretò l’abbandono e l’utilizzo come area cimiteriale.
Siamo dunque in un contesto rurale, che mostra però aspetti inconsueti, dal tono particolare, di tipo decisamente urbano. È quanto sembra indicare il ritrovamento più recente, oltre che di maggiore interesse, consistente in un ambiente tripartito dotato di una pavimentazione di pregio, formata da piccoli tessere di laterizio (opus tessellatum). Il pavimento risulta insistere su una solida struttura di base, l’equivalente del massetto dei pavimenti moderni, che vede un letto di malta cementizia poggiare su un vespaio di ciottoli: una struttura, dunque, che chiaramente serve ad isolare il pavimento dal sottostante suolo di base e distingue l’ambiente in questione dai semplici pavimenti in terra battuta che solitamente troviamo negli edifici di campagna.
Quale l’interpretazione dell’ambiente?
“Al di là della sua ovvia attribuzione alla parte abitativa della casa, da distinguere rispetto a quella produttiva, impossibile per ora rispondere con certezza a tale domanda, anche se sono al vaglio alcune ipotesi che dovranno essere verificate dalle prossime ricerche – spiega Alessando Giannoni, direttore dello scavo – . In particolare, alla funzione di cubiculum(stanza da letto) inizialmente presa in esame, alcuni indizi farebbero oggi preferire l’ipotesi della pertinenza dell’ambiente a un piccolo balneum o impianto termale privato. L’ipotesi è suggestiva e rappresenterebbe, se confermata, un unicum in ambito locale, che aprirebbe a sua volta nuovi interrogativi sulla interpretazione dell’edificio e sull’identità dei suoi antichi abitatori, arricchendo ulteriormente il quadro delle conoscenze sulla storia antica del nostro territorio. Non resta dunque che continuare le ricerche, che effettivamente proseguiranno fino al mese di luglio, e rispondere ai numerosi interrogativi rimasti in sospesoâ€.
Il G.A.C ringrazia la Scuola Primaria di Lunata- Tassignano che ha creduto e ancora oggi sostiene lo scavo alla Domvs Aemilia di Tassignano, i ragazzi e tutto il corpo docente per l’entusiasmo e l’impegno dimostrato.
Fonte Verde Azzurro