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(Acs) Perugia, 31 maggio 2017 – La Prima Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, ha ascoltato in audizione i professionisti umbri sul ‘Piano d’azione promosso dalla Commissione Europea per le libere professioni a valere sul Fondo sociale europeo e sul Fondo Europeo di Sviluppo regionale’. I rappresentanti degli ordini hanno chiesto l’equiparazione dei professionisti alle Pmi, come previsto dalle direttive europee e dal Governo italiano. La Commissione lavorerà ad una risoluzione unitaria per sollecitare la Giunta ad accelerare su questo tema.
Nel corso dell’audizione che si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni, i rappresentanti degli ordini umbri di commercialisti, ingegneri, avvocati, geometri, medici e architetti, hanno sottolineato come l’Umbria sia indietro rispetto alla maggior parte delle altre regioni nell’apertura dei bandi europei ai liberi professionisti, che dovrebbero essere equiparati alle piccole e medie imprese come richiesto dalle direttive europee, recepite dal Governo italiano nel 2016. Per gli intervenuti, che hanno lasciato anche contributi di comparazione con la situazione di altre realtà , “è oramai giunto il momento che l’Umbria recepisca la necessità dell’apertura dei fondi europei ai professionisti, visto che è rimasta indietro su questo aspetto; ben vengano bandi specifici per professionisti ma sarebbe maggiormente significativo poter accedere a bandi aperti, perché è più interessante attingere ad un bacino di risorse più ampie rispetto a bandi dedicati ma con risorse inferiori, anche perché non vogliamo una riserva indianaâ€. Per i liberi professionisti “è necessaria una piena equiparazione con le Pmi, visto che un professionista deve avere una struttura adeguata per svolgere il proprio ruoloâ€. È stata poi ampiamente sottolineata la necessità della formazione dei professionisti, fondamentale soprattutto nelle zone colpite dal sisma e per i giovani: “Serve uno specifico riferimento ai giovani professionisti e sull’avvio della professione che oggi è particolarmente complicatoâ€. Per la medicina privata è stato ricordato che “l’apertura dei bandi europei potrebbe favorire la crescita dei professionisti locali, pronti a sostituirsi a quelli provenienti da fuori regioneâ€.
Al termine dei lavori il presidente Smacchi ha spiegato che “la Commissione lavorerà ad una risoluzione unitaria che, partendo dalla mozione (https://goo.gl/jTjj3g) presentata dai consiglieri Nevi (Fi), Squarta (FdI), Ricci, De Vincenzi (Rp), Fiorini, Mancini (Ln) , possa accelerare i tempi e sollecitare la Giunta regionale a predisporre al più presto gli strumenti operativi per far sì che i liberi professionisti possano essere parte integrante dei bandi europeiâ€. DMB/
Fonte: Regione Umbria