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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Parchi scientifici: Panariti, a Friuli Innovazione 42% delle risorse

Trieste, 31 mag – “Nel 2017 le risorse messe a disposizione
dall’Amministrazione regionale attraverso la legge di stabilità
per il sistema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico
in FVG ammontano a 850.000 euro, e ne beneficiano tutti i parchi
scientifici e tecnologici”. Lo rende noto l’assessore regionale
Loredana Panariti, precisando che “Friuli Innovazione non è
sottofinanziata dalla Regione, la quale anzi ha fatto un riparto
a suo favore di 360 mila euro (pari a oltre il 42% del totale) in
considerazione anche delle difficili condizioni finanziarie in
cui versava il Parco. L’Amministrazione regionale rivendica la
scelta di tale riparto, che non è certo da “braccino corto”, come
si rammarica il presidente Scarpa, e non può essere attribuito
all’intervento di alcun consigliere di opposizione”.

Rispetto al sostegno che la Regione garantisce annualmente nella
convinzione che “i Parchi scientifici e tecnologici, attraverso
le azioni di rafforzamento della ricerca, dell’innovazione e del
trasferimento tecnologico, e il BIC Incubatori FVG, in qualità di
incubatore certificato, possono svolgere un incisivo ruolo per la
crescita della competitività del sistema economico territoriale”,
Panariti evidenzia che “l’intervento regionale si realizza con il
finanziamento di specifici progetti, preferibilmente congiunti,
mediante azioni d’indirizzo e di promozione della collaborazione
e del coordinamento tra i parchi, tenendo conto delle competenze
di ciascun soggetto e dalle sue relazioni territoriali ed
extraterritoriali. L’obiettivo di una forte integrazione tra
parchi scientifici non significa annullamento delle specificità
ma messa a regime delle competenze e riduzione degli oneri di
gestione che, ad esempio, in Friuli Innovazione vedono alti costi
aziendali per le figure di direzione”.

“E’ in questa logica che è stato finanziato il progetto congiunto
OIS FVG (Open Innovation System FVG), che ha l’obiettivo di
promuovere e sostenere la crescita del sistema produttivo
regionale basata sull’innovazione, in una logica di sistema”.

“I velocissimi cambiamenti a cui abbiamo assistito, infatti,
mettono in evidenza come sia la forza strategica l’elemento che
fa la differenza, la capacità di avere uno sguardo lungo, di
sviluppare processi economici e tecnici disponendo di capacità e
relazioni che superano i confini regionali. La Regione ha come
parole d’ordine l’interazione e la collaborazione tra soggetti
differenti, e su questa linea si muove, anche se – evidenzia
l’assessore – la crescita dei parchi scientifici e tecnologici
non può essere messa in capo ai finanziamenti della Regione, che
peraltro condivide la necessità di conservare le professionalità
e non le poltrone”.

In sostanza “per creare un reale ecosistema favorevole
all’innovazione ed essere vincenti nella competizione globale -
conclude – è necessario generare un volano riconoscibile anche
dall’esterno e non essere autoreferenziali. L’apertura dei
mercati della conoscenza, l’accesso alle informazioni e
l’accelerazione tecnologica impongono la logica dell’open
innovation e ci dicono chiaramente che è necessario scegliere e
investire in ciò che si considera strategico per la propria
competitività“.
ARC/PPD/com

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia