FIRENZE – “Siamo un bel Paese, pieno di attrattive, ma non basta, non può e non deve bastare. Dobbiamo essere incisivi, entrare nelle nostre criticità ed essere capaci di affrontarle con realismo e spirito di sacrificio. Il metodo di lavoro che abbiamo instaurato ci può premiare. Il metodo della rete, fare sistema, la continuità dei centri decisionali”.
È quanto ha detto l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo, intervenendo stamani alla tavola rotonda “Una storia italiana positiva”, che si è tenuta nell’ambito dell’incontro “Fare sistema: un’opportunità per la crescita del Paese”, organizzata da Eli Lilly Italia, in collaborazione con Regione Toscana, Città ‘ metropolitana di Firenze, Comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, Università di Firenze, nell’auditorium della multinazionale farmaceutica a Sesto Fiorentino.
Con Ciuoffo, alla tavola rotonda, moderata dalla giornalista Rai Maria Concetta Mattei, partecipavano il sindaco di Firenze Dario Nardella, il rettore dell’Universita’ di Firenze Luigi Dei, e i sindaci di Sesto, Lorenzo Falchi, e Campi Bisenzio, Emiliano Fossi.
Fra i presenti anche l’assessore alla salute Stefania Saccardi. Â
“Le nostre Università con continuità e qualità formano giovani e competenze – ha aggiunto Ciuoffo – L’ecosistema toscano è fatto di grandi competenze e istituzioni attente”.
Quanto al progetto dello spostamento del liceo Enriques Agnoletti all’interno del vicino polo tecnologico universitario, liberando così spazi da destinare all’attività produttiva, l’assessore Ciuoffo ha detto: “Guardiamo a questo percorso come a un esempio di straordinaria buona amministrazione. Ma non deve essere un percorso straordinario, deve essere l’ordinarieta’, diventare prassi. Dobbiamo essere pronti a fare questo, qui e altrove. Ora siamo al momento di raccolta del lavoro fatto. A settembre sottoscriveremo l’accordo di programma. Come Regione ci crediamo, tanto che abbiamo approvato da poco una delibera di giunta che finanzia questo progetto con 10 milioni. Dobbiamo riuscire a fare questo con grande capacità di interlocuzione, perché altrimenti rischiamo di perdere le buone occasioni”.
Fonte: Regione Toscana