Udine, 6 giugno – Sono 27, per ora, i Comuni del Friuli Venezia Giulia che hanno risposto alla proposta della Regione e che saranno attrezzati per poter disporre del servizio di elisoccorso notturno. L’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, ha presentato ieri a Udine, ai sindaci interessati, il Piano di attivazione dell’elisoccorso notturno che integra il Piano regionale dell’Emergenza Urgenza affiancando alla rete delle ambulanze e auto mediche anche la possibilità di intervento dell’elicottero per il trasporto dei malati nelle ore notturne.
“Abbiamo identificato in collaborazione con i territori, quei Comuni che per posizione geografica o particolare situazione logistica patiscono maggiori disagi nella tempestività di un eventuale intervento di soccorso notturno” ha spiegato l’assessore.
Il piano si articola in due fasi, a seconda del grado di complessità dei lavori di realizzazione delle aree di atterraggio in ciascun comune; conseguentemente, come ha spiegato Telesca “per le piazzole di atterraggio che possono essere realizzate all’interno di campi sportivi esistenti, abbiamo già garantito la copertura finanziaria necessaria ai Comuni per eseguire i minimi interventi di adeguamento per l’atterraggio notturno”.
In una seconda fase, nei Comuni dove non sono presenti strutture sportive adeguate allo scopo, verranno messe in campo ulteriori risorse finanziarie, già reperibili nella prossima manovra di assestamento, così da avviare entro l’anno gli interventi di realizzazione di nuove piazzole.
Intanto, grazie all’accordo con l’Aeronautica Militare 2° Stormo, entro settembre sarà pronta l’elisuperficie dell’aeroporto di Campoformido a servizio dell’ospedale hub di Udine, mentre è già operativa l’elisuperficie dell’hub di Trieste ed è di prossima attivazione quella di Pordenone.
“Grazie alla stretta collaborazione con le amministrazioni locali che hanno condiviso l’esigenza di garantire una maggiore sicurezza e un miglior servizio ai cittadini – ha proseguito Telesca – entro settembre potranno essere realizzati tutti gli interventi nei Comuni interessati dalla prima fase del piano, ferma restando la previsione di una elisuperficie diurna e notturna per ogni ospedale spoke della rete regionale”.
Rientrano nella prima fase del piano, oltre ai tre comuni che ospitano gli ospedali hub, i Comuni di Amaro, Ampezzo, Chiusaforte, Gorizia, Grado, Marano Lagunare, Cormons, Monfalcone, Paluzza, Precenicco, San Pietro al Natisone, Maniago, Tramonti di Sotto, dove gli interventi di adeguamento delle piazzole di atterraggio richiedono investimenti di alcune migliaia di euro ciascuno. Nella seconda fase del piano sono inseriti invece i Comuni di Aviano-Piancavallo, Claut, Forni di Sopra, Latisana, Lignano, Ovaro, Paularo, Pinzano al Tagliamento, Tarvisio, Sauris e Rigolato.
L’elisoccorso entra in servizio quando i tempi di spostamento dell’ambulanza o dell’auto medica sono più lunghi – tenendo conto che l’attivazione del volo richiede mediamente venti minuti di tempo. L’elisoccorso, per l’elevata professionalità a bordo e per la velocità di intervento, accorre nei casi di traumi gravi, patologie cardiache o ictus che richiedano la rapida stabilizzazione del paziente e il suo trasporto diretto nell’ospedale hub in cui può essere sottoposto ad immediato intervento. ARC/SSA/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia