La finalità del Programma, a partire dalla conoscenza delle caratteristiche del territorio rurale e delle produzioni agricole, è la promozione di un consumo alimentare consapevole nei confronti di tutta la popolazione, dall’infanzia all’età adulta.
Sostenibilità , rete, partecipazione le parole chiave del nuovo programma  con il presupposto che la qualità del cibo non può prescindere dalla sostenibilità del sistema che lo produce.
La maggiore consapevolezza della popolazione rispetto alla propria alimentazione, deve essere accompagnata dalla conoscenza delle tecniche di produzione e trasformazione dei prodotti agroalimentari (“dal campo alla tavolaâ€) e dalle relative implicazioni ambientali, etiche e sociali tipiche della produzione e del consumo alimentare.
Fare rete è fondamentale per valorizzare competenze e risorse, specie in questo settore in cui gli obiettivi sono di carattere trasversale e per la costruzione del Programma, approvato con la delibera n. 118 del 31 maggio scorso, la Regione ha attivato un percorso che ha consentito la partecipazione di cittadini e operatori e solo a conclusione di questo processo partecipativo, sono state predisposte le linee guida per il settore, sintetizzate nei successivi punti:
1) promuovere la conoscenza e il consumo di alimenti provenienti da produzioni regolamentate e di alimenti promotori di salute, con interventi di orientamento dei consumi e educazione alimentare che pongono al centro l’agricoltura e i prodotti del territorio. Priorità sarà data a quelli a qualità regolamentata, promuovendo la conoscenza dei valori della dieta mediterranea e l’importanza del consumo di alimenti promotori di salute, anche all’interno dei servizi di ristorazione collettiva pubblica.
2) promuovere la conoscenza dell’agricoltura, valorizzare il territorio, la cultura rurale e le tradizioni locali per dare continuità all’attività della rete delle fattorie didattiche, quali presidi fondamentali per l’attività di educazione al consumo agroalimentare sul territorio e alle iniziative ormai consolidate di conoscenza del territorio rurale, come Fattorie Aperte e la Giornata dell’Alimentazione in fattoria.
3) promuovere la cultura della sostenibilità ,  nel prossimo triennio il Programma andrà di pari passo con il “Programma di informazione e di educazione alla sostenibilità (INFEAS) della Regione Emilia-Romagna (L.R. n. 27/2009)†con proposte di iniziative condivise per orientare le scelte alimentari, gli stili di vita e i consumi in funzione della sostenibilità , nella consapevolezza dei costi ambientali di un certo modo di produrre o di determinate produzioni, sottolineando il ruolo attivo degli agricoltori a tutela e presidio dei territori.
Fonte: Regione Emilia Romagna