Portobuffolè (Tv), 8 giu – L’assessore regionale all’Ambiente,
Sara Vito, ha preso parte a Portobuffolè, in provincia di
Treviso, a un incontro che è stato indetto congiuntamente dalle
Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto per fare il punto
sull’attuazione degli interventi e delle misure volte a prevenire
il rischio idrogeologico nel bacino del Livenza.
In apertura della riunione, alla quale ha preso parte l’assessore
all’Ambiente del Veneto, Gianpaolo Bottaccin, il sindaco di
Portobuffolè (località che era stata significativamente colpita
dall’alluvione del 1966), Sebastiano Susana, aveva ricordato la
sinergia e la fattiva collaborazione in atto da alcuni anni tra
le due Regioni e i quattordici Comuni che ricadono nel bacino del
Livenza, sei dei quali sono situati nel Pordenonese.
Nell’occasione, Vito ha ribadito l’impegno importante del Friuli
Venezia Giulia nel settore della difesa del suolo, espletato
anche attraverso la revisione di ruoli e competenze nel settore
dell’ambiente e mediante la sburocratizzazione e la
semplificazione.
Vito ha anche ricordato l’accordo siglato nel 2014 con la Regione
Veneto nel settore della protezione civile con l’obiettivo di
consentire a tutte le comunità che risiedono lungo il corso del
Livenza di beneficiare di un monitoraggio costante e sinergico
sulla situazione delle acque del fiume e dei suoi affluenti,
compresi i bacini situati nella montagna pordenonese tra i quali
quello della Diga di Ravedis che è costantemente presidiato a
cura della Regione e che svolgono un ruolo importante nella
laminazione e nella mitigazione delle piene, riducendo i
possibili effetti dannosi nel caso di intense e insistenti
precipitazioni.
L’esponente della Giunta Fvg ha poi ricordato che ogni due anni
l’Autorità di bacino emette un protocollo sui livelli di
sicurezza che debbono essere mantenuti nei bacini delle due dighe
di CÃ Zul e CÃ Selva, anch’esse situate nella montagna
pordenonese. Rispetto a questi due bacini, è allo studio
l’ipotesi di realizzazione di una galleria-canale che permetta di
sfruttare al massimo livello la capacità di trattenuta delle
acque dei due invasi in caso di necessità .
Ma non va trascurato, ha puntualizzato Vito, l’altrettanto
importante lavoro che la Regione Friuli Venezia Giulia svolge per
gli interventi di manutenzione cosiddetti minori.
Il bacino del Livenza, che interessa nel suo alto corso il Friuli
Venezia Giulia mentre a sud di Pasiano di Pordenone passa sul
territorio del Veneto, riceve le acque del Meduna nel quale, a
sua volta, a monte di Pordenone, si riversa il Cellina.
ARC/CM/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia