Predisporre un modulo unico con cui le famiglie possano effettuare l’iscrizione a scuola e contestualmente la prenotazione delle vaccinazioni è quanto chiederanno le Regioni al Governo.
In occasione dell’entrata in vigore del decreto legge del Governo, l’assessore alla Sanità del Piemonte, nella sua veste di coordinatore degli assessori regionali alla Sanità , sostiene che è assolutamente positivo che ci sia una norma nazionale sull’obbligo delle vaccinazioni, e il fatto che il testo conceda alle famiglie nove mesi di tempo per mettersi in regola consente di superare i timori organizzativi sulla sua applicazione.
Nella fase di conversione del decreto le Regioni esprimeranno una valutazione complessiva e articolata del testo, ma chiedono già ora di essere sentite prima dell’emanazione della circolare applicativa, dato che hanno la responsabilità di organizzare il servizio sul territorio. Questa modalità intende ridurre i disagi a carico delle famiglie ed eliminare un passaggio burocratico. A quel punto saranno infatti le aziende sanitarie, dopo aver acquisito le richieste dalle scuole, a chiamare le famiglie per le sedute vaccinali a seconda di quanto previsto dal piano nazionale.
L’assessore ricorda che le Regioni avevano già iniziato a lavorare sull’obbligo delle vaccinazioni attraverso diverse leggi regionali, alcunegià approvate, alcune ancora in fase di discussione, e rileva che non si può ignorare che l’introduzione delle vaccinazioni ha consentito nel tempo di ridurre la diffusione di alcune malattie gravi e mortali. Ma proprio questo successo può aver indotto a pensare che non sia più necessario vaccinarsi e sta così determinando le condizioni per l’estensione delle malattie stesse.
Il decreto introduce l’obbligatorietà di 12 vaccinazioni per l’iscrizione a scuola, con una novità : sarà anche possibile effettuare l’autocertificazione dell’avvenuta immunizzazione, presentando la documentazione successivamente e prevede una fase transitoria per consentire a tutti di ottemperare al nuovo obbligo. Tre i punti chiave: le 12 vaccinazioni previste diventano requisito obbligatorio per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni); i vaccini obbligatori e tutti gratuiti passano dunque da 4 a 12 e la violazione dell’obbligo vaccinale comporta sanzioni pecuniarie da 500 a 7.500 euro. All’atto dell’iscrizione, il genitore può quindi anche autocertificare l’avvenuta vaccinazione ed ha tempo per presentare copia del libretto vaccinale sino al 10 luglio di ogni anno (fino al 10 marzo per l’anno scolastico 2017-18). Inoltre, anche la semplice presentazione della richiesta di vaccinazione all’Asl o la prenotazione dell’appuntamento consente l’iscrizione a scuola. Se i genitori, dopo i richiami dell’Asl, decidono comunque di non vaccinare i figli, sarà il magistrato a valutare l’apertura di un eventuale procedimento.
Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA