Trieste, 12 giu – Ampliare i progetti di formazione destinati
ai detenuti offrendo loro, nei casi stabiliti dal Tribunale, la
possibilità di partecipare a corsi e tirocini presso enti
accreditati e aziende, rafforzando in questo modo le possibilitÃ
di un inserimento nel mercato del lavoro.
Questo il concetto espresso dall’assessore al Lavoro del Friuli
Venezia Giulia, Loredana Panariti, a margine dell’incontro che si
è tenuto oggi a Trieste con il Garante regionale dei Detenuti,
Pino Roveredo, e il direttore della casa circondariale del
capoluogo giuliano, Silvia Della Branca.
Come ha spiegato l’assessore, la Regione già sostiene con 1
milione e 500 mila euro l’anno corsi di formazione all’interno
delle carceri; tuttavia, su segnalazione del Garante, è emersa
l’esigenza, per i detenuti ritenuti idonei, di partecipare ad
un’esperienza formativa nelle imprese, con l’obiettivo di avere
maggiori chance di ricollocazione lavorativa al termine del
periodo detentivo.
Proprio per cercare di conseguire questo risultato, Panariti ha
spiegato che saranno fatte tutte le verifiche necessarie con
l’Agenzia regionale per il Lavoro, e in particolare con la
struttura che si occupa dei rapporti con le imprese, per capire
quali siano i fabbisogni e le disponibilità delle aziende in
relazione a questo tipo di progetto, per il quale può avere un
ruolo attivo anche il mondo della cooperazione sociale.
In quest’ottica, come ha evidenziato l’assessore, va considerata
un elemento di vantaggio l’esperienza acquisita negli ultimi due
anni dalla stessa Agenzia regionale per il Lavoro, la quale ha
avviato una rete di rapporti con il settore produttivo del
territorio per armonizzare i percorsi formativi a quelle che sono
le esigenze occupazionali delle imprese.
La Regione, attraverso il Fondo sociale europeo, sostiene 37
progetti, suddivisi fra le carceri di Trieste (nove), Udine
(cinque), Pordenone (cinque), Gorizia (quattro) e Tolmezzo (14),
per un totale di 9.870 ore di formazione che coinvolgono circa
400 detenuti.
Come è stato sottolineato nel corso dell’incontro, questa offerta
formativa è coerente con la situazione logistica e organizzativa
delle diverse case circondariali e comprende: elementi base di
ristorazione, tecniche di pulizia e sanificazione, tecniche per
le piccole manutenzioni in edilizia e falegnameria, tecniche di
orto-floricoltura, di agricoltura biologica, di trasformazione
dei prodotti agricoli e di gestione dell’azienda agricola.
ARC/GG/ppd
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia