“I fatti di ieri, per quanto gravi, non spianino la strada a chi considera il Calcio Storico una mattanza tra violenti e buzzurri. Il Calcio Storico è ben altro: è sacrificio, sudore, passione e amore per Firenze che i calcianti mettono negli allenamenti quotidiani che, per un anno, sostengono con solo l’obiettivo di essere sul sabbione quei cinquanta minuti”. A dichiararlo è il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Firenze, Francesco Torselli.
“Certo – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – picchiare l’arbitro, in qualsiasi sport, è quanto di più contrario allo spirito sportivo esista. Ma quanto accaduto ieri non spalanchi le porte ai soliti buonisti che si scandalizzano ogni anno per questo gioco, duro, maschio, ma sempre fondato sul rispetto dell’avversario e sulla lealtà . E chi non capisce questo, eviti di criticare, di parlare solo e soltanto di violenza. E questo vale anche per chi ha deciso di schierare 50 poliziotti in tenuta antisommossa al centro del campo, quando la situazione non lo richiedeva assolutamente e quando, una simile prova di forza, avrebbe potuto addirittura essere percepita da qualcuno, già con l’adrenalina alle stelle, come provocazione”.
“Mi rivolgo – conclude Torselli – al sindaco di Firenze, nonostante abbia disertato entrambe le semifinali, alla giunta ed a tutto il consiglio comunale: difendiamo il nostro ‘giochino’, difendiamo le nostre tradizioni, difendiamo la storia di Firenze. Impediamo che qualcuno metta in discussione il Calcio Storico. Quando sono successi episodi ben più gravi di quello di ieri in altri sport (i fatti di Roma durante la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina o i fatti dell’Heysel nel 1985), nessuno ha parlato di chiudere il Calcio”. (fdr)
Fonte: Comune di Firenze