“Il ridicolo teatrino messo in scena da PD e Sinistra Italiana era già andato in scena un paio di settimane fa, quando a subirlo fu la collega Miriam Amato, del gruppo misto. La storia è più o meno questa: quando le opposizioni presentano un atto, talmente di buon senso, da non poter essere respinto, in soccorso del PD arrivano quelli di Sinistra Italiana, che presentano un emendamento per stravolgere completamente il senso dell’atto, rendendolo inaccettabile ai proponenti. A quel punto il Partito Democratico, forte della maggioranza in consiglio, approva le modifiche, costringendo il proponente a ritirarlo. Un atteggiamento istituzionale inaccettabile, figlio di un regolamento voluto, guarda caso, proprio dal PD per mettere imbavagliare opposizioniâ€. A denunciare l’accaduto, sono il capogruppo di Forza Italia, Jacopo Cellai, e quello di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli.
“Nel consiglio comunale di ieri – raccontano i due esponenti del centrodestra – abbiamo discusso una vecchia risoluzione che esprimeva solidarietà alle Forze dell’Ordine per i fatti accaduti un anno fa all’Osmannoro, quando, a seguito di un controllo alle aziende cinesi della zona, poliziotti e carabinieri vennero letteralmente assaliti da lavoratori cinesi, i quali, al termine dei tafferugli, issarono per giunta, le bandiere rosse della Repubblica Popolare Cinese, tutta la zonaâ€.
“Come avrebbe potuto – proseguono Cellai e Torselli – il Partito Democratico, votare contro ad un simile atto? Ecco dunque, puntualmente, arrivare in soccorso del PD, il gruppo di Sinistra Italiana guidato da Tommaso Grassi, che presenta un emendamento per cancellare la solidarietà alle Forze dell’Ordine, sostituendola con la tutela dei “poveri†lavoratori cinesi. Quelli, per intenderci, che tengono i bambini a giocare tra gli acidi ed i solventi dei loro laboratori. Emendamento che il PD approva sull’istante, stravolgendo completamente il senso della risoluzione e costringendoci, di fatto, a ritirare l’atto ormai diventato invotabileâ€.
“Siamo di fronte – concludono Cellai e Torselli – a due questioni molto gravi. La prima di ordine politico, con un gruppo, Sinistra Italiana, che si dice di opposizione, ma poi finisce sempre col fare la stampella della maggioranza, prestandosi perfino a questi ridicoli giochini d’aula. La seconda di ordine procedurale: ci rivolgeremo al Prefetto e scriveremo perfino al Presidente della Repubblica per chiedere un parere sulla legittimità del Regolamento del Consiglio Comunale di Firenze: bocciare un atto è più che legittimo, ma costringere un consigliere a non poter mettere in votazione un proprio atto, crediamo proprio sia una forzatura tutta fiorentina, da cancellare quanto primaâ€. (s.spa.)Â
Fonte: Comune di Firenze