Pare quantomeno inopportuna la protesta inscenata dai migranti ad Arezzo per lamentarsi di clima e cibo. Il clima non è un fattore controllabile mentre in merito al cibo ci sono famiglie aretine che, siamo sicuri, si accontenterebbero senza reclamare.
L’accoglienza si sta trasformando in paradosso: chi ne usufruisce, infatti, invece di ringraziare un paese sottoposto a una pressione difficilmente gestibile, trova motivi di lamentela. La misura è colma e non possiamo più tollerare questa situazione. L’Italia sta facendo un grande sforzo, le prefetture, i Comuni e i territori sono esposti a una sfida senza precedenti. Se chi contribuisce a determinare l’emergenza vuole anche il catering e l’aria condizionata ha sbagliato indirizzo.
Per quanto ci riguarda, la linea di Fratelli d’Italia è nota e rispetto a essa non intendiamo spostarci di un millimetro: prima gli italiani. E il prefetto agevoli la ricerca di un’altra sistemazione per chi non si dimostra riconoscente.
Fonte: Comune di Arezzo