Lucca –
Di questo borgo, arroccato su una collina sulla riva destra del torrente Fegana, abbiamo poche notizie, la documentazione riguardante questo paese, nel corso dei secoli è andata perduta o distrutta, il suo nome compare per la prima volta, in un documento del 18 giugno 994, nel quale il vescovo di Lucca Gherardo, allivellò dei beni della Pieve di Loppia ( Coreglia, Vitiana ….), a Rodinaldo del fu Giovanni (appartenente alla famiglia longobarda dei Ronaldinghi).
L’antico castello di Vitiana, insieme al castello di Tereglio (ubicato poco più in alto), era posto a guardia di un’antica strada di valico, che passando dalle pendici del monte Rondinaio conduceva in Emilia, via che tra il 1819 e il 1824, venne resa rotabile dalla Duchessa di Lucca, Maria Luisa di Borbone (L’Infanta di Spagna) e da Francesco IV Duca di Modena.
A riguardo, esistono alcune leggende popolari, una racconta, che la strada fu realizzata dalla Duchessa solo per incontrare il suo amante, in un’altra invece, viene descritto l’incontro della Duchessa con il Duca, suo promesso sposo, dove Maria Luisa visti i capelli bianchi di Francesco IV disse “Duca ai monti nevica?†e il Duca piuttosto risentito rispose “ Se ai monti nevica è bene che le vacche tornino ai pianiâ€.
Vitiana, dopo esser stato feudo dei Ronaldinghi, nel 1272 venne inserito dai lucchesi sotto la giurisdizione della Vicaria di Coreglia e da allora seguì le sorti della stessa Coreglia nel bene e nel male.
Un’altra traccia del paese, la ritroviamo in un documento del 1668, dove la famiglia Alessi di Vitiana, viene indicata come beneficiaria dell’antico ospedale (XII sec.) di S.Regolo di Montefegatesi.
Purtroppo abbiamo poche notizie anche della chiesa Parrocchiale dedicata a S.Silvestro, in un documento del 1832 la chiesa risulta avere 368 abitanti e incisa su una delle tre campane compare la data 1441 e il nome del santo Patrono “SANCTI SILVESTRI DE VITIANA MCCCCIâ€. fontesiro ceccarelli
Fonte Verde Azzurro