Con l’edizione di sabato 1 e domenica 2 luglio si terrà una sorta di prova generale dei festeggiamenti del prossimo anno, quando cadrà il 50esimo della Fiera Antiquaria, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale che si è concretizzato in una collezione di eventi collaterali nel centro storico in cui, per la prima volta, l’Ufficio fiera antiquaria ha lavorato a stretto contatto con l’Ufficio turismo, cultura e grandi eventi.
“La Fiera Antiquaria è uno dei pilastri della cultura aretina. Sono in corso mostre importanti alla Galleria comunale di arte contemporanea e in Fortezza che costellano l’estate aretina: devono essere valorizzate per portare sempre più turisti ad Arezzo che avranno anche l’occasione di visitare la Fiera Antiquaria. Il prossimo anno sarà quello del cinquantesimo della Fiera, un anniversario importante che deve avere la sinergia di tutti per un vero e proprio rilancio turistico della città †ha detto il sindaco Alessandro Ghinelli.
“Voglio cominciare dai ringraziamenti all’Ufficio Fiera, siamo partiti da un lavoro qualitativo, le aste sono andate benissimo, abbiamo portato gli antiquari a palazzo di Fraternita. L’obiettivo per il 50esimo della Fiera, che cadrà il prossimo anno, è dare una sterzata per far tornare la Fiera antiquaria di Arezzo leader in Italia: è necessario reinventarsi mantenendo però la tradizione del passato che contraddistingue questa manifestazione: da qui l’idea di una Fiera Antiquaria Originale†ha aggiunto l’assessore Marcello Comanducci.
Si è rivelata strategica la collaborazione con l’associazione Bistrout e con altri soggetti che popolano il mondo culturale e creativo aretino che porteranno in scena, disseminati tra le piazze, i vicoli e i palazzi che costellano il percorso delle bancarelle, personali tributi a Ivan Bruschi e alla Fiera Antiquaria rivisitando la parola collezionismo, i gusti del passato e l’attualità degli stili.
“L’esigenza di questa edizione Originale nasce, da una parte, come volontà di recupero del progetto iniziale della Fiera Antiquaria, dall’altra come percorso capace di dare nuova linfa a una manifestazione che ha fatto la storia della città . Se è vero, come diceva Gaudì, che ‘l’originalità consiste in un ritorno alle origini’, guardare a Ivan Bruschi oggi significa raccogliere e condividere lo spirito appassionato di un collezionista ripensandone l’estro, il gusto, la ricerca dello stra-ordinario e della curiosità , il viaggio e l’esotismo†ha detto Silvia Ciarpaglini che ha anche illustrato il programma.
E allora cosa dovranno attendersi gli aretini e i turisti passeggiando per la Fiera Antiquaria di luglio? Se alzeranno gli occhi verso l’alto vedranno il “Teatro sui balconi†curato da RumorBianc(o), associazione specializzata in progetti di teatro non convenzionale, con testi originali per l’occasione e la partecipazione dei negozi antiquari per la scenografia sui terrazzi. A stretto giro… di passeggio ci sarà invece il primo raduno nazionale di Dandy promosso da Impero Progressivo che vedrà maestri di eleganza a spasso per il percorso della Fiera capitanati da Stefano Agnoloni esperto di life-style e bon ton. Poi ci sarà “Daisyâ€, l’aperitivo di gala anni Venti in Fortezza con i 20 elementi dell’Orchestra jazz di Arezzo ideata da MengoFest e Sottopiazza.
Arti figurative protagoniste con l’estemporanea di pittura chiamata a cogliere scorci, ritratti e oggetti della Fiera a cura di Marco Botti di Altrementi, recentemente protagonista anche della mostra sui Beatles in Fraternita. E sempre di scorci, ritratti e oggetti si parla con “Scatti in Fiera†la super-maratona lanciata da Imago, l’associazione che cura da tempo un’importante biennale di fotografia ad Arezzo.
Musica, voci e parole con l’ensemble vocale di Viscantus, diretta da Silvia Vajente, soprano di fama internazionale, che proporrà una collezione di brani sull’amore sacro, la lezione-concerto ispirata ai viaggi in Italia di Nietzsche del professor Simone Zacchini dell’Università di Siena, i giovani di Inkorsivo, magazine aretino di successo che gireranno per la città con piatti e vinili per far ascoltare di piazza in piazza grandi collezioni del passato.
Per avvicinare famiglie e bambini al racconto e alla vita in Fiera, è stata organizzata una caccia al tesoro tra i banchi alla ricerca di vecchi oggetti sconosciuti ai più piccoli, studiata dall’Associazione Agrietruria.
E non finisce qui: ci saranno mostre sui primi del Novecento con Maccari e Kostabi a cura di Danilo Sensi, collezioni in vetrina in collaborazione con i negozi del centro e gli artigiani di Cna, le guide turistiche della città , il meglio del collezionismo aretino con il Munacs, il Museo dei mezzi di comunicazione, l’associazione di restauro La staffetta che porta in mostra alle Logge Vasari una collezione di tappeti antichi, il Cenacolo degli Artisti, il Mudas, le Logge del Grano, la Fraternita dei Laici e, naturalmente, la Galleria Ivan Bruschi.
Insomma: lo stesso percorso ma non la stessa Fiera, esperienza viva ed evento storico-culturale di richiamo. Una Fiera di visioni adatta ai… visionari. Che ben si sposa, dunque, con le due mostre il cui oggetto richiama primordi di celluloide e camere delle meraviglie: “Il cinema muto. Tra emigrazioni e ritorni†a palazzo di Fraternita dei Laici, a cura del Museo dei Mezzi di Comunicazione, e l’altra, dal titolo emblematico di “Wundercammerâ€, alla Galleria comunale di arte contemporanea di piazza San Francesco.
Fonte: Comune di Arezzo