Lucca –
Risale al Medioevo la storia del paese di Guamo. Sono dell’VIII secolo d.C., infatti, i primi insediamenti a San Pieretto, San Cassiano e San Quirico. Sono quelli i primi tre nuclei del paese di Guamo che prende il nome dal longobardo Wlamo o Wamo.
I territori di Guamo, a causa delle inondazioni dei torrenti che scendevano dai monti di Coselli, Vorno e S. Quirico erano ricchi di boschi e acquitrini. I Romani bonificarono la zona creando alcuni insediamenti di coloni. Dopo la caduta dell’impero romano verso il VII secolo si stanziarono nella zona i Longobardi interessati dalla via Wamense che, costeggiando i monti pisani, collegava Lucca al Valdarno pisano e risultava meno facile alle inondazioni rispetto ai vecchi tracciati romani di pianura. I Longobardi a loro volta, contribuirono alla formazione del paese costruendo anche monasteri e chiese di cui si ha notizia dall’XI secolo.
Le principali costruzioni religiose, sorte in epoca longobarda, sono la cappella dei Santi Cassiano e Ippolito, E ancora la chiesa vescovile di San Quirico (donata nel 1117 alle suore benedettine del vicino monastero, alle quali rimase fin verso la metà del ‘300) e il monastero delle suore benedettine, che fu molto attivo e dette un impulso all’agricoltura e alla vita civile ma di cui non rimane traccia. La realtà religiosa più importante è stata la chiesa di San Michele cui dal 1156 al 1400 circa si unì un monastero benedettino che, in seguito, passò prima ai Domenicani e successivamente ai Cappuccini.
Il monastero ebbe vita breve in quanto nel 1630 un parte fu adibita a lazzareto e nel 1808 un decreto di Elisa Baciocchi ne stabilì la chiusura definitiva. Dell’edificio originario non restano che minime tracce. Alcuni tratti dei muri perimetrali dell’attuale canonica coincidono con quelli del precedente monastero benedettino, ma l’unico elemento di certa importanza artistica che mediti l’attenzione è la facciata, corrispondente alla sala capitolare dell’epoca: doppie colonnine, capitelli e archi costruiti utilizzando marmo bianco e mattoni rossi costituiscono un insieme molto armonico. La chiesa attuale è a croce latina a tre navate. All’interno di rilevanza sono una tavola del XVI secolo con la Madonna in trono e i Santi Pietro e Giovanni Battista e una tela datata 1618.
Altri edifici di un certo rilievo sono il Palazzo Briganti (oggi Bullentini) del XIX secolo, Villa Pucci (oggi Rossini) che risale al XVII secolo, Villa Fanucchi (XVIII secolo), Villa Pierotti (XVIII secolo) e Villa Puliti (XVII secolo). L’opera architettonica più importante e famosa di Guamo è sicuramente l’acquedotto di Lorenzo Nottolini che venne realizzato tra il 1822 ed il 1832 e completato nel 1851. Ancora oggi costituisce una delle opere più rilevanti di tutta la piana di Lucca.
La frazione di Guamo è conosciuta anche per le sue cave, la cui pietra – appartenente alle quarziti bianco rosate – è stata usata nelle costruzioni e nelle pavimentazioni di diversi edifici cittadini.
Oggi Guamo è un centro industriale di circa 30 ettari con oltre 70 aziende operanti nei settori più vari tra cui il cartario, le materie plastiche e il metalmeccanico. Rilevante anche l’attività artigianale, specialmente nel settore del legno. Ben rappresentati anche i servizi di interesse pubblico ed il commercio. FONTE SIRO CECCARELLI
Fonte Verde Azzurro