“Il Comune di Firenze ha avviato, ormai da anni, una inspiegabile guerra contro ambulanti e mercati storici per cacciarli dal centro storico, ma al tempo stesso continua a permettere a singoli privati di utilizzare il suolo pubblico per organizzare i loro mercati e le loro passerelle, anche a due passi dal Duomo”. A dirlo sono Arianna Xekalos e Francesco Torselli, consiglieri rispettivamente di Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia.
“Non capiamo perché – si chiedono Xekalos e Torselli – da una parte si cacciano i banchi da San Lorenzo, con la scusa di liberare la piazza, ma dall’altra si consente ad un privato, Eataly, di organizzarsi il proprio mercatino lungo tutta via Martelli”.
“Noi – proseguono i due consiglieri – non siamo contro l’utilizzo del suolo pubblico per attività fieristiche e culturali anzi, ma siamo dell’idea che si dovrebbe permettere anche e prima di tutto ai gruppi di lavoratori che si occupano proprio di questo settore di poterle organizzare, cioè agli ambulanti. Il mercato in via Martelli, per quattro giorni, dovrebbe essere costato circa 336 euro. Agli ambulanti sarebbe stato permesso di organizzare un simile evento? E soprattutto, a loro che cifre sarebbero state richieste?”
“Ci risulta, tra l’altro, che un simile evento sarà replicato a luglio per la festa della focaccia ed a settembre per la festa dell’uva. Se il centro storico deve essere liberato da chi con i mercati e le fiere ci vive, non capiamo perché venga concesso a fiere ed eventi estemporanei aventi il solo scopo di promuovere un marchio o un gruppo commerciale”. Concludono Xekalos e Torselli. (s.spa.)
Fonte: Comune di Firenze