ROMA – Il cronoprogramma per Piombino costruito insieme da Regione e Comune prevede che entro ottobre si arrivi all’approvazione definitiva della variante urbanistica, che è condizione indispensabile perché possa essere realizzato l’intero piano di reindustrializzazione dell’area.
È quanto è emerso stamani a Roma nel corso del Comitato esecutivo dell’Accordo di programma per Piombino che si è tenuto questa mattina a Roma al Ministero dello sviluppo economico presieduto dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, presenti il sindaco Massimo Giuliani, il sottosegretario all’ambiente Silvia Velo, e rappresentanti dei ministeri del lavoro, dei trasporti, di Invitalia. Per la Regione hanno partecipato anche l’assessore regionale al lavoro, Cristina Grieco e il consigliere del presidente per le questioni del lavoro, Gianfranco Simoncini. L’approvazione della variante permetterà di avviare nel 2018 i lavori di bonifica a carico di Aferpi per un importo di quasi 20 milioni.
“Abbiamo poi compiuto – atgiunge il presidente Rossi – una verifica sulle altre opere di bknifica a carico di Invitalia. Le procedure stanno andando avanti e abbiamo la ragionevole certezza che entro il 2018 partiranno anche gli interventi pubblici per un importo di circa 50 milioni di euro. È un fatto positivo perché 70 milioni di bonifiche non sono certo un intervento di poco conto”.
Il presidente Rossi ha poi annunciato che il 7 giugno scorso Aferpi ha inviato una lettera a Comune e Regione dichiara dosi disponibile ad avviare una serie di interventi di pulizia e disinquinamento nei quali impegnare anche un certo numero di lavoratori adeguatamente formati. La Regione ha quindi deciso insieme al Comune di convocare a Firenze Aferpi per capire come intenda procedere in questa direzione, che giudica molto positiva.
“Ho poi riferito – ha detto Enrico Rossi – degli incontri avuti a Bruxelles relativamente a Piombino. La Commissione aiuti di Stato sta verificando la possibilità che noi possiamo allocare 30 milioni di euro di fondi europei sul progetto di riconversione ecologica della siderurgia di Piombino. Ci sono buone probabilità dimpoterli erogare a certe condizioni. A questi potremmo aggiungere i 20 milioni del nostro fondo rotativo a favore degli interventi che Aferpi dovrà fare per riavviare i processi produttivi”.
Secondo il presidente Rossi l’uno e l’altro intervento hanno senso se si potranno fare d’intesa con il Governo e “dentro un quadro di certezze che solo l’esecutivo nazionale può dare attraverso la stipula del nuovo Accordo di programma con Aferpi”.
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Fonte: Regione Toscana