“L’assoluzione con formula piena degli amministratori e dei tecnici del Comune e della Soprintendenza è una notizia che ci riempie di gioia, sia dal punto di vista umano che politicoâ€. Lo afferma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli commentando la sentenza relativa ai chioschi del parco delle Rimembranze che dichiara che il fatto non sussiste e prevede il dissequestro immediato dei cantieri.
“Persone ingiustamente accusate di gravi malefatte ai danni della cosa pubblica e sottoposte a anni di gogna mediatica – aggiunge il sindaco – vedono finalmente riconosciuta la loro innocenza, perché il fatto non sussiste e cioè perché non hanno mai nemmeno provato ad intraprendere una via illegale. Si conferma che gli amministratori, i dirigenti e funzionari del Comune e i funzionari della Soprintendenza hanno sempre agito con onestà , trasparenza e professionalità . I cittadini modenesi devono sapere che il Comune di Modena era e rimane un’istituzione che merita fiduciaâ€.
Il sindaco Muzzarelli continua sottolineando che “non si può però dimenticare che in questa vicenda ci sono imprenditori e famiglie che hanno pagato un prezzo che nulla ha a che fare col rischio d’impresa. Con loro ragioneremo nei prossimi giorni per esaminare la situazione e le prospettiveâ€.
Per il sindaco, quindi, la città “ha subito un duplice danno: un danno d’immagine e un danno dovuto all’abbandono e al degrado del parco. Ma è la stessa democrazia cittadina a essere stata ferita, perché le scelte urbanistiche e di sviluppo non si fanno in tribunale. Si fanno all’interno delle istituzioni democratiche e lo sviluppo di una città non può rimanere inchiodato a causa delle prese di posizione di chi pretende di imporre le sue tesi minoritarie a suon di ricorsi e carte bollate. Oggi però è stata fatta giustizia e da qui possiamo ripartireâ€.
L’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli aggiunge che l’obiettivo rimane “la tutela e la valorizzazione del parco delle Rimembranze. Come abbiamo fatto con l’ex Amcm e con Sant’Agostino, proseguiamo il lavoro per ridare alla città luoghi per la cultura e il tempo libero. Leggeremo con attenzione le motivazioni della sentenza, ma dobbiamo presumere che venga riconosciuto come il progetto di riqualificazione dei chioschi avesse al centro, appunto, la tutela e la valorizzazione del parco, vista l’inadeguatezza delle precedenti strutture, anche sotto il profilo igienico e sanitario. Ora l’impegno – conclude Vandelli – è quello di consentire la realizzazione di chioschi che contribuiscano a restituire pienamente questo parco alla città â€.