Trieste, 30 giu – “L’opificio di Fanna della Cementizillo è da
tempo sottoposto a monitoraggio in continuo per il controllo
delle emissioni e vi è un controllo e contatto costante tra
Agenzia regionale per l’ambiente e gestore, sullo sviluppo
dell’attività sottoposta ad autorizzazione ambientale integrata”.
Lo ha riferito l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito,
rispondendo all’interrogazione a risposta immediata della
consigliera regionale, Eleonora Frattolin (M5S), che ha chiesto
informazioni sugli adeguamenti impiantistici previsti nel
progetto autorizzato.
Vito ha confermato che oltre al sistema di monitoraggio in
continuo delle emissioni dal forno di cottura, è stata
programmata per l’ultimo trimestre dell’anno una visita ispettiva
dei tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa), al fine
di verificare il rispetto di quanto previsto nell’autorizzazione
ambientale integrata.
L’assessore ha ribadito che “la programmazione è coerente con la
fase di avvio dell’utilizzo del cosiddetto Css, ovvero il
combustibile derivato dalla lavorazione dei rifiuti urbani non
pericolosi e speciali non pericolosi”. L’uso di questo
combustibile è peraltro riconosciuto nell’autorizzazione vigente,
dal momento che lo stabilimento è in possesso della
certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2004.
Ciononostante, Vito si è detta “pronta a sollecitare Arpa
affinché anticipi per quanto possibile la visita ispettiva
programmata”.
Intanto la ditta ha confermato che dal 18 aprile scorso sono
iniziate le prove tecniche di utilizzo di Css, in parziale
sostituzione del petcoke, e che gli esiti della sperimentazione
sono soddisfacenti. Pertanto, dal 26 giugno, l’azienda ha
dichiarato di aver avviato la fase di verifica all’emissione in
atmosfera e che le analisi previste per la messa a regime saranno
effettuate tra fine giugno e inizio luglio. I dati sono trasmessi
ad Arpa e pubblicati sul sito dell’Agenzia.
Infine, Vito ha confermato che “la ditta, come previsto
all’autorizzazione integrata ambientale, ha la prescrizione di
realizzare dal 2018 una campagna di biomonitoraggio attivo e
passivo della deposizione di microelementi e di idrocarburi
policiclici aromatici, mediante licheni.
“L’attenzione sull’azienda e sul rispetto delle prescrizioni è
massima” ha concluso Vito.
ARC/SSA/ppd
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia