Trieste, 30 giu – “Siamo una Regione che ha i conti in ordine,
con un avanzo di bilancio tra i più importanti in Italia, con
sistemi che gestisce autonomamente, dalla Sanità agli Enti
locali, che quindi esercita responsabilmente la propria
specialità “.
Lo ha dichiarato la presidente del Friuli Venezia giulia, Debora
Serracchiani, al termine della seduta d’aula con cui la sezione
regionale della Corte di conti ha approvato la parificazione del
rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario
2016, nelle componenti dei conti finanziario e del patrimonio.
Dopo che la Corte ha espresso un giudizio positivo sull’andamento
del bilancio regionale, evidenziando in particolare l’azzeramento
del “debito potenziale”, l’efficientamento della spesa pubblica e
la buona gestione finanziaria, Serracchiani toccando il tema
dell’armonizzazione di bilancio ha spiegato che “siamo chiamati
non soltanto a tenere i conti in ordine, ma ad affrontare una
sfida nuova” e ha evidenziato che “quello con la Corte dei conti
è stato un rapporto sempre proficuo, interessante e utile, che
spesso è servito anche al legislatore e all’esecutivo regionale
per sciogliere nodi importanti e critici”.
In merito al bilancio del Sistema sanitario regionale, la
presidente ha sottolineato che per quel comparto
“l’armonizzazione dei bilanci non può essere applicata dalle
Regione, neppur volontariamente, ma ciò che conta è che i bilanci
sono in ordine. Sarà quindi necessario un intervento statale
affinché la questione sia chiarita nei rapporti tra Stato e
Regione”.
Sul tema delle compartecipazioni, Serracchiani ha evidenziato che
la Regione è al lavoro “sugli accordi finanziari Stato-Regione e
sono già stati compiuti alcuni importanti passi avanti. Con
l’armonizzazione dei bilanci si deve cambiare il tema dei
‘tetti’, ovvero non si devono più considerare le entrate con il
criterio del ‘riscosso’, che è quello attualmente applicato alla
nostra regione, ma come avviene già da tempo per altre province
autonome a quello del ‘maturato’. Le nostre entrate varranno
quindi in quanto maturate in Friuli Venezia Giulia e non in
quanto riscosse sul nostro territorio”.
ARC/MA
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia